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Abusi e silenzi: l’odissea di una famiglia per aiutare il figlio adottivo autistico

I genitori presentano due esposti in Procura: 'Lasciati soli dalle istituzioni'. Indagini coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani

A cura di Redazione
24 aprile 2025 08:51
Abusi e silenzi: l’odissea di una famiglia per aiutare il figlio adottivo autistico - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Due genitori adottivi di Rimini, seguiti dagli avvocati Salvatore e Andrea Di Grazia, hanno presentato due esposti alla Procura per fare luce sul passato del figlio adottivo, oggi maggiorenne e affetto da sindrome autistica di primo livello. I reati ipotizzati sono abuso su minori e abbandono sanitario.

Il bambino era stato affidato loro nel 2009, dopo essere nato in una comunità delle Marche da una madre fragile psicologicamente e un padre poi condannato per pedofilia. Secondo testimonianze, incluso il fratello maggiore, il giovane sarebbe stato coinvolto in episodi di natura sessuale con adulti della comunità. Crescendo ha mostrato gravi disturbi comportamentali e psicologici.

I genitori lamentano assenza di supporto da parte delle istituzioni sanitarie e ostacoli nel percorso diagnostico e terapeutico. Solo grazie a una perizia privata è stato inserito nel Centro per l’autismo “I Tigli” di Rimini, ma ancora senza un progetto educativo strutturato. Il ragazzo vive isolato e dipende completamente dagli adulti per le attività quotidiane.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, sono in corso: i carabinieri hanno già interrogato il responsabile della comunità in cui il bambino visse nei suoi primi anni.

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