Aggressione Miramare, cresce la protesta dei Comitati: “Basta silenzi, servono risposte”
Chiesti più agenti, presìdi mobili e strumenti di difesa

Dopo il grave episodio accaduto a Miramare, dove il titolare di una ferramenta è stato aggredito con un bastone da un ladro a pochi metri dalla sede della Polizia Locale, anche il Comitato Padulli-Covignano si unisce all’appello del Comitato Rimini Sud.
Attraverso una nota ufficiale, il Comitato esprime solidarietà ai cittadini e ai commercianti della zona, sottolineando come la situazione stia diventando insostenibile. “Non possiamo più tacere – afferma il Presidente Andrea Turci – i cittadini chiedono sicurezza, non slogan o promesse.”
Nel comunicato si evidenzia come la sede della Polizia Locale sia aperta solo per poche ore al giorno e come gli agenti siano sprovvisti di strumenti adeguati alla difesa personale, tra cui il taser. A preoccupare è anche la carenza di una reale presenza sul territorio.
Per questo motivo, i Comitati firmatari chiedono all’Amministrazione Comunale: un potenziamento effettivo della Polizia Locale, l’attivazione di presìdi mobili nelle aree più critiche, la dotazione di strumenti di protezione per gli agenti, un impegno concreto da parte del Sindaco e dell’intera Giunta, il rafforzamento degli organici attraverso l’invio stabile di forze statali.
All’appello, oltre al Comitato Padulli-Covignano, hanno già aderito anche il Comitato Viserba Monte, il Comitato Sant’Aquilina e il Comitato Centro Storico.
“Rimini merita rispetto. E i riminesi meritano sicurezza”, si legge nella nota congiunta. “È tempo che le Istituzioni diano risposte concrete. Noi continueremo a far sentire la nostra voce. Uniti.”