Albergo di Riccione chiuso per prostiruzione
Un albergo a tre stelle di Riccione, in viale D’Annunzio, è stato chiuso e posto sotto sequestro dai carabinieri di Riccione per ordine del Tribunale di Rimini, che ha indagato per sfruttamento della...

Un albergo a tre stelle di Riccione, in viale D’Annunzio, è stato chiuso e posto sotto sequestro dai carabinieri di Riccione per ordine del Tribunale di Rimini, che ha indagato per sfruttamento della prostituzione la proprietaria, il figlio e tre dipendenti che svolgono la funzione di portieri. Le indagini dei militari erano partite nel settembre dello scorso anno: già in quell’occasione il pm aveva chiesto il sequestro della struttura, ma il Gip si era opposto. Il ricorso della Procura è stato ora accolto dal Tribunale del riesame e il sequestro è scattato insieme alla denuncia a piede libero della titolare, una riccionese di 62 anni, e del figlio di 37 anni, oltre ai tre portieri, anche loro italiani. Nell’hotel, aperto tutto l’anno, e che all’atto del sequestro era occupato anche da clienti ignari del giro di prostituzione, si prostituivano sei romene. Le ragazze, che dormivano nel residence a fianco dell’albergo, adescavano i clienti in strada tra Rimini e Riccione e poi li portavano in albergo, dove il cliente pagava 50 euro ai titolari per ogni ora di permanenza, oltre alla prestazione alla prostituta.