Alberi devastati in zona Celle, Wwf sollecita il Comune: "serve campagna informativa sulle potature"

Alberi potati male in zona Celle, il Wwf torna sulla vicenda

A cura di Riccardo Giannini Redazione
28 dicembre 2023 15:56
Alberi devastati in zona Celle, Wwf sollecita il Comune: "serve campagna informativa sulle potature" - Una delle piante tagliate in zona Celle
Una delle piante tagliate in zona Celle
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Antonio Brandi del Wwf Rimini invita il Comune ad attuare “una diffusa e ripetuta campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini ma anche alle ditte di potatura piante ed agli amministratori di condomini” per evitare potature come quelle a danno degli aceri piantati in zona Celle.

“Sugli aceri che da decenni abbellivano l’area su Via dell’Edera, Via Redipuglia e tutta la struttura è stato davvero devastante, con capitozzature ripetute e tagli pesanti su tutte le branche laterali degli alberi, in violazione plateale a nostro avviso delle norme del Regolamento del verde che vieta espressamente capitozzature e taglio di rami oltre i 10 cm di spessore”, ribadisce Brandi, che all’osservazione sul pericolo di caduta dei rami replica: “gli aceri non erano mai stati potati e le loro chiome parevano intatte e sane. Ma se qualche ramo fosse malato, perché tagliarli tutti allo stesso modo?”.

“E perché – continua – un taglio generalizzato e cosi pesante? Si sarebbe dovuto intervenire allora in modo selettivo e nel rispetto rigoroso delle norme del Regolamento del Verde, garantendo insieme la sicurezza ed i benefici che gli alberi offrivano per la salute e la qualità della vita dei cittadini, oltre alla funzione estetica che avevano per tutta l’area”.

Il Wwf è stato rassicurato dalla replica del Comune di Rimini: la potatura è stata eseguita dal privato che ora rischia sanzioni. “Ma gli abusi o gli errori nella gestione del verde privato, perché di errori e non conoscenza delle regole spesso si tratta, sono moltissimi e diffusi su tutto il territorio comunale, ben oltre i 25 casi sanzionati dagli Uffici, in parte dietro segnalazione delle associazioni ambientaliste”, evidenzia Brandi, che per questo chiede al Comune di avviare una campagna ad hoc di sensibilizzazione sul tema.

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