'Allah è lesbica', attivista femminista arrestata in Marocco

Post sui social con la scritta su una maglietta

A cura di Redazione
11 agosto 2025 08:07
'Allah è lesbica', attivista femminista arrestata in Marocco -
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L’attivista marocchina per i diritti delle donne e delle persone LGBTQ+, Ibtissame “Betty” Lachgar, è stata arrestata e posta in custodia dalla Brigata Nazionale di Polizia Giudiziaria il 10 agosto 2025, a seguito di una foto pubblicata sui social in cui indossa una maglietta con la scritta “Allah is lesbian” (“Allah è lesbica”). La Procura di Rabat ha annunciato l’apertura immediata di un’indagine per le frasi giudicate “offensive verso il divino” e per un post considerato denigratorio nei confronti della religione islamica.

Lachgar ha accompagnato la foto con un post nel quale definiva l’Islam, “come ogni ideologia religiosa”, «fascista, fallocrate e misogino». In Marocco, ha scritto, girare con magliette provocatorie – contro religioni o l’islam – fa parte della sua forma di attivismo. L’attivista ha riferito di aver subito per giorni “migliaia di minacce di stupro, minacce di morte, richieste di lapidazione” a causa della pubblicazione.

Secondo il Codice penale marocchino, l’offesa alla divinità attraverso mezzi pubblici o digitali può essere punita con reclusione fino a cinque anni e con una multa che può arrivare a circa 200.000 dirham (circa 20.000 €). In genere, la custodia cautelare può durare fino a 48 ore, dopodiché la Procura decide le eventuali successive misure giudiziarie.

Nata ad agosto 1975 a Rabat, Lachgar è cofondatrice del Mouvement alternatif pour les libertés individuelles (MALI), di ispirazione laica e universalista, attivo sui diritti delle donne, LGBTQ, aborto e laicità nel Marocco. È una delle poche figure pubbliche dichiaratamente atea nel Paese e spesso contraria alla “riconciliazione” tra femminismo e islam.

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