Allarme sul convoglio: 110 italiani sotto le bombe tra Kiev e Leopoli
Tajani: "Sono tutti in salvo"


Una notte di paura per 110 attivisti italiani a bordo di un treno partito da Kiev e diretto al confine con la Polonia. Il convoglio, che trasportava i partecipanti alla decima missione del Mean – Movimento europeo di azione non violenta – è stato sfiorato dai raid russi che hanno colpito duramente la città di Leopoli.
Dopo circa tre ore di viaggio, nei pressi di Zhytomyr, sono iniziati i bombardamenti. Il treno ha proseguito la sua corsa mentre attorno infuriavano esplosioni, incendi e colpi di contraerea. “Attorno al treno c’erano continue esplosioni, cielo illuminato a giorno, incendi, fumo e tantissimi colpi della contraerea”, ha raccontato Marco Bentivogli, tra i partecipanti, raggiunto telefonicamente dall’Ansa.
Il gruppo è riuscito a superare indenne la zona colpita e ha raggiunto la Polonia. A confermare la notizia è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che su X ha scritto: “Adesso sono entrati tutti in Polonia e stanno bene”.
La missione del Mean, che da anni opera in Ucraina con iniziative di solidarietà e promozione della pace, si è conclusa con un rientro drammatico ma fortunatamente senza conseguenze. Un episodio che sottolinea ancora una volta la pericolosità del conflitto in corso e il coraggio di chi continua a operare per la non violenza anche nei territori più colpiti.