Alta tensione tra Nato e Russia, Dragone: “Valutiamo risposte più aggressive”

Zelensky incontra Macron: “Putin non può essere ricompensato”. Mosca protesta: “Parole irresponsabili”

A cura di Glauco Valentini Redazione
01 dicembre 2025 19:29
Alta tensione tra Nato e Russia, Dragone: “Valutiamo risposte più aggressive” -
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La tensione tra Nato e Russia torna ai massimi livelli. In un’intervista al Financial Times, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare dell’Alleanza, ha rivelato che la Nato sta considerando l’ipotesi di adottare una postura “più aggressiva” nella risposta alle azioni ibride attribuite a Mosca: sabotaggi, operazioni sotto copertura e violazioni dello spazio aereo.

Cavo Dragone ha spiegato che, di fronte a minacce crescenti, anche “un attacco preventivo” potrebbe teoricamente essere classificato come “azione difensiva”, pur precisando che questo tipo di approccio “è molto lontano dal nostro modo di pensare”. Parole che hanno suscitato l’immediata reazione del Cremlino, che ha denunciato dichiarazioni “irresponsabili” e sintomatiche di una presunta volontà di escalation da parte dell’Alleanza.

Intanto sul fronte diplomatico si intensifica la girandola di colloqui per tentare di riavviare un percorso negoziale sul conflitto in Ucraina. All’Eliseo si è svolto un incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in videocollegamento con diversi leader europei. La premier italiana Giorgia Meloni ha ribadito la necessità di “una convergenza tra Stati Uniti e Unione Europea per costruire la pace”.

Zelensky ha però sottolineato come il nodo cruciale resti quello dei territori occupati: “Mosca non può essere ricompensata”, ha ammonito il leader ucraino, lasciando intendere che qualsiasi soluzione diplomatica dovrà tenere conto dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

Sul piano delle trattative internazionali, è previsto un nuovo incontro in Florida tra il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov e Steve Witkoff, emissario speciale statunitense. Domani l’inviato americano dovrebbe essere a Mosca per un colloquio diretto con Vladimir Putin, in un tentativo di sondare i margini per una de-escalation.

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