Altarimini

Alta Velocità Adriatica, Gnassi accusa il Governo: “Fondi sottratti, progetto a rischio"

Nuovi tagli ai fondi destinati al Corridoio Adriatico: 150 milioni in meno nel nuovo decreto Economia

A cura di Redazione
24 giugno 2025 15:46
Alta Velocità Adriatica, Gnassi accusa il Governo: “Fondi sottratti, progetto a rischio" - Andrea Gnassi
Andrea Gnassi
Condividi

Andrea Gnassi e gli altri deputati Dem che rappresentano i territori adriatici attaccano il Governo, parlando di "colpo di mano" che andrebbe a colpire il progetto di realizzazione dell'alta velocità nel Corridoio Adriatico, indispensabile per collegare via rotaia le località della Riviera adriatica. 

L'iter per la realizzazione dell'opera, accusano i deputati Dem, non è partito; e i 5 miliardi stanziati a partire dal 2022, fino al 2025, sembrano "sparire": "Meloni- attacca Gnassi -usa quel fondo stanziato come un bancomat dove andare a prelevare ogni anno soldi per fare altre opere. Goccia a goccia, anno dopo anno si tolgono soldi e non si fa partire l’opera".

L’ultima bozza del decreto Economia proposto dal Governo infatti, prevedrebbe un ulteriore "de-finanziamento" di 150 milioni di euro dal fondo istituito per realizzare l’Alta Velocità adriatica, che, attacca Gnassi, "verrebbero scippati per garantire altre opere come il completamento della diga foranea di Genova". 

"Una decisione inaccettabile, che segue un’altra sottrazione di 600 milioni di euro già fatta dallo stesso esecutivo negli ultimi due anni. L’Alta Velocità e il Corridoio Adriatico rappresentano un’infrastruttura di mobilità fondamentale che farebbe uscire una parte del Paese da una sorta di esclusione da collegamenti adeguati, indispensabili e più veloci", prosegue Gnassi. 

“Siamo di fronte a un disegno preciso, che mina alla radice ogni possibilità di riequilibrio infrastrutturale tra le aree del Paese. Il Corridoio Adriatico continua a essere il grande escluso della rete dell'Alta Velocità italiana, con conseguenze gravissime per la mobilità, lo sviluppo economico e la coesione territoriale e per milioni di persone. Chiediamo al Governo di ritirare immediatamente questa norma e ripristinare tutte le risorse originariamente previste per il potenziamento infrastrutturale dell’Adriatico. L’Alta velocità sul versante orientale del Paese non è solo una questione di pari opportunità rispetto al resto d’Italia, ma un fattore di crescita potenziale ampiamente riconosciuto da chiunque” ancora gli esponenti dell’opposizione, prima della chiosa dell’onorevole Gnassi: “Rimini e la Romagna stanno investendo centinaia di milioni di euro sulle infrastrutture, le Fiere, gli aeroporti per connettersi con il mondo ed essere raggiungibili dai vari Paesi del Pianeta e l’Alta Velocità che il governo continua a penalizzare è strategica per il turismo e l’appetibilità del territorio. Come di tutto il corridoio che si affaccia sul nostro mare dal Veneto alla Puglia”.


Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social