Amiantopoli, il Comune di Misano: “Mai vietata la raccolta firme, il progetto non è ancora approvato”
L'amministrazione comunale replica al Comitato di protesta

In seguito alla protesta del Comitato della zona artigianale durante la Notte Rosa (leggi Amianto a Misano: la protesta si intensifica, il Comitato accusa il Comune), l’amministrazione comunale di Misano Adriatico ha diffuso una nota per chiarire la propria posizione sul progetto di stoccaggio di amianto proposto da un’azienda privata. Il Comune respinge alcune delle accuse mosse dal Comitato, specificando che non è stato vietato alcun diritto di raccolta firme, purché nel rispetto della normativa vigente, che non consente tale attività in sede istituzionale né in forma referendaria.
In merito al progetto, l’amministrazione precisa che non si tratta di un “mega deposito di amianto”, bensì di uno stoccaggio temporaneo di materiale già trattato, in un’area di 40 metri quadri, con un quantitativo massimo di 50 tonnellate annue. La Regione Emilia-Romagna, dopo aver consultato Arpae e Ausl, ha espresso un primo parere favorevole, ritenendo il rischio ambientale nullo.
Il Comune ribadisce di non aver concesso alcuna autorizzazione e che, qualora il progetto venisse formalmente presentato, sarà verificato con la massima attenzione, vigilando sul rispetto di tutte le prescrizioni. L’amministrazione, pur riconoscendo che il progetto rispetti i parametri di sicurezza, ritiene l’area individuata inadatta a questo tipo di attività e sta lavorando insieme all’azienda per individuare soluzioni alternative.
Infine, l’amministrazione ricorda la propria disponibilità al confronto con i cittadini, confermata anche durante i recenti incontri pubblici.