Comuni e Regioni riconoscano la Palestina con atti autonomi: la proposta di Gnassi
"Vergognosi gli attacchi al sindaco di Rimini. Giusto dire no al Tttg al governo israeliano della guerra e del massacro", le parole di Gnassi.


Bene ha fatto il sindaco di Rimini a escludere Israele dalla fiera del turismo. Sulla Palestina è evidente che anche oggi c’è chi vuole fare confusione e usare le violenze di alcuni per oscurare le manifestazioni enormi di questi giorni. E lo si fa per assecondare di fatto Trump, Netanyahu e il suo governo che vuole radere al suolo la Palestina, prendersi le sue terre, continuare il massacro di innocenti. Hamas va combattuta in ogni modo, anche con la forza, e chi sfascia e delinque, come a Milano, va condannato. Ma ora basta. Stanno massacrando un popolo. E ci sono un vittimismo aggressivo e un ribaltamento della realtà. Come l’attacco al sindaco di Rimini Jamil Sadhegolvaad, accusato (ridicolo) di essere iraniano (per altro cosa falsa) e messo nel mirino di attacchi filogovernativi israeliani per avere preso una posizione contraria alla presenza alla fiera del turismo TTG dell’ente di turismo del governo Netanyahu. Ha fatto bene. È l’ente di un Governo che fa una guerra a un popolo che scappa a piedi nudi, con 20mila bambini sterminati”. Così il deputato Dem Andrea Gnassi alla luce di quanto accaduto negli ultimi giorni in Italia.
“‘Mi definisca cosa vuole dire bambino’ o ‘Riviera Gaza sarà una miniera d’oro che divideremo con Trump’: Sono solo alcune bestialità che è quasi impossibile commentare per la loro disumanità. Ma sono parole di chi sostiene il governo Netanyau e del ministro israeliano Smotrich. Avrebbero portato questi progetti, queste parole, queste volontà al TTG? Si può ignorare quanto fa il governo di Israele? Va poi ricordato che alle fiere di Ieg dall’inizio del conflitto ucraino non è consentito alla Russia di intervenire per via delle sanzioni che l’Italia applica. E ora anziché sanzionare Israele persino si attacca personalmente il sindaco Jamil Sadegholvaad, sindaco di una città già martoriata dalle bombe e ricostruita sulla pace tra i popoli, sindaco che pone un tema di pace in Palestina” prosegue Gnassi, che propone: “A questo punto, se il Governo scapperà dalle sanzioni a Israele e non riconoscerà due popoli e due Stati allora siano Comuni e Regioni d’Italia a fare ciò che il governo non fa. Ogni Regione e Comune dovrebbe riconoscere con un proprio atto lo Stato di Palestina. Non un solo atto simbolico. Ma un inizio”.
Quindi, incalzando: “Il punto politico è che la Meloni non fa nulla e regge il moccolo a Netanyahu e Trump. Su 193 Paesi Onu,152 riconoscono la Palestina. Anche Spagna, Francia, Inghilterra e tutto il mondo anglosassone tranne gli USA. Solo l’Italia e la Germania dicono no a sanzioni e no a sospendere l’accordo di partneriato con Israele. Ai tedeschi e alla Meloni chiediamo “Avete un complesso su Israele per quello che è accaduto nei campi di stermino e per leggi razziali?”. L’Italia democratica non ce l’ha quel complesso. Perché resisteva, era deportata e uccisa insieme agli ebrei. Bene allora i sindaci e i Comuni di Romagna e d’Italia che con atti e gesti si battono per la pace e non hanno paura neanche delle minacce e del ribaltamento dei fatti che li accusa”.