Annata agraria 2024 a Rimini: calano le superfici coltivate e la produzione vendibile
Crollo per le legnose agrarie e la viticoltura, mentre funghi e colture portaseme si confermano settori chiave

Com’è andata in provincia di Rimini l’annata agraria 2024per quanto concerne le produzioni vegetali ce lo dice l’esperto agronomo Leonardo Sacchetta.
La superficie totale agricola coltivata, relativa alle produzioni vegetali, dell’intera provincia di Rimini per l’anno 2024 ha raggiunto i 32.954 ettari con una diminuzione (- 3 %) rispetto a quella del 2023 che era stata di 33.958 ettari.
Questa minore superficie coltivata, ci dice l’agronomo Sacchetta, ha portato ad una conseguente diminuzione della produzione lorda vendibile (PLV) con un calo (- 2,8 %) pari a 2 milioni di euro. Il tutto, confermato dai dati che hanno visto passare la produzione lorda vendibile (PLV) da 82 milioni di euro del 2023 a 80 milioni del 2024. (Il valore della PLV è calcolata sui prezzi rilevati alla produzione, al netto dell’IVA.)
Ora, andiamo ad esaminare, la superficie coltivata, la produzione ottenuta, e la produzione lorda vendibile che le colture presenti nei 27 comuni della provincia di Rimini hanno generato nel corso dell’anno 2024.
La superficie coltivata a cereali(grano tenero, grano duro, mais, orzo ecc.) ha subito una diminuzione di 1.500 ettari (con 8.776 ettari nel 2023) e (7.316 nel 2024).
La PLV del 2023 era stata di 10 milioni di euro contro i 9.5 milioni del 2024, un calo dovuto, in parte, ad una minore superficie coltivata.
Mentre per quanto concerne le orticole in pieno campo (lattuga, finocchio, zucchine, spinaci, fragole, pomodori ecc.) che occupano una superficie di 1.281 ettari (comprese le superfici ripetute) non si registrano contrazioni nè nella superficie che nella produzione vendibile, infatti avevamo 22 milioni di euro del 2023 poi confermati in 22,81 milioni nel 2024.
Tra le orticole in pieno campo chi la fa da padrona con quasi 7 milioni di euro è la lattuga seguita dalle zucchine (3.32) patate (2.26) e spinaci (2.16).
Leorticole da serra (cetriolo da mensa, fragole, melanzane, pomodoro da mensa, sedano, spinacio, lattuga ecc.) che occupano una superficie di 74 ettari, la differenza tra il 2023 ed il 2024 è a favore di quest’ultima annata (nel 2023 erano 6 milioni di PLV nel 2024 sono 6,22 milioni).

Tra le orticole in serra invece predomina il cetriolo da mensa con 2,40 milioni di euro di PLV e la melanzana con 1,50 milioni poi la fragola con 0,86 milioni di euro.
Un piccolo spazio è occupato dalle colture industriali (colza e girasole) per 336 ettari con una produzione vendibile di 0,30 milioni di euro.
Un posto di tutto rilevo, prosegue Sacchetta, invece lo occupano, le foraggere (erba medica – prati) con oltre 17.000 ettari ed una produzione di quasi 13 milioni di euro.
Nel campo delle foraggere a tirare la volata è da sempre l’erba medica che da sola nel 2024 si posiziona di poco sotto i 10 milioni di euro.
Una demarcazione ancora più netta, la troviamo nelle legnose agrarie (melo, pero, pesco, olivo, vite, albicocco ecc.) con una drastica riduzione della produzione vendibile che passa dai 14 milioni di euro del 2023 ai 12 milioni del 2024.
Nel comparto delle legnose, troviamo una forte contrazione della superficie vitata che passa dai 1.701 ettari del 2023 ai 1.625 ettari del 2024, anche se resta la regina delle legnose con quasi 4 milioni di euro.

Altro settore, forse poco conosciuto, ci fa sapere l’agronomo Sacchetta, ma di estrema importanza per l’economia agricola provinciale è la coltivazione dei funghi(champinions e pleurotes) con una produzione vendibile di quasi 12 milioni di euro per il primo e di 0,55 milioni per il pleurotes.
Anche le colture portaseme ed il florovivaimo hanno la loro importanza infatti, con un crescendo nel 2024, occupano rispettivamente 1.548 ettari e 20 ettari di superfice con una produzione lorda vendibile di oltre 5 milioni di euro per le portaseme e 0,67 milioni per il florivivaismo.
Fanalino di coda, in termini economici, sono le leguminose da granella(fava da granella, pisello proteico, soia e cece) che occupano all’interno della provincia di rimini una superficie di 537 ettari ed una produzione lorda vendibile di soli 0,49 milioni di euro.