Archiviazione piena: "Agì per dovere, non aveva alternative". Soddisfatto il sindacato Usmia

"Un carabiniere intervenuto per la sicurezza non può essere criminalizzato"

A cura di Glauco Valentini Redazione
28 ottobre 2025 19:19
Archiviazione piena: "Agì per dovere, non aveva alternative". Soddisfatto il sindacato Usmia - l comandante della stazione dei carabinieri di Verucchio Luciano Masini
l comandante della stazione dei carabinieri di Verucchio Luciano Masini
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"Il luogotenente Masini ha agito nel pieno adempimento del dovere". Così il sindacato Usmia carabinieri commenta con soddisfazione la decisione della gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, che ha disposto l'archiviazione dell'indagine a carico del comandante della stazione dei carabinieri di Villa Verucchio, riconoscendo la piena legittimità del suo intervento durante i fatti della notte di Capodanno. Il sottufficiale era stato indagato dopo essersi trovato di fronte a un uomo armato di coltello che, in evidente stato di alterazione, aveva già ferito quattro persone. Secondo la magistratura, Masini "non aveva alternative" per impedire ulteriori aggressioni e tutelare vite umane.

"Determinanti - sottolinea l'organizzazione sindacale - le immagini di videosorveglianza che hanno permesso di ricostruire ogni fase dell'intervento, confermando la lucidità e la prontezza di chi ha agito per dovere".

Il segretario nazionale di Usmia carabinieri, Alfonso Montalbano, ha espresso "soddisfazione per una decisione che ristabilisce la verità dei fatti".

Il segretario generale Carmine Caforio ha aggiunto: "Pensiamo quanto sarebbe durata e come sarebbe finita l'indagine se non ci fossero state le immagini. Tanti colleghi vivono oggi la stessa condizione: indagati per atto dovuto, sospesi e costretti a pagare di tasca propria la difesa per fatti accaduti nell'esercizio delle loro funzioni. Non chiediamo uno scudo penale, ma che lo Stato difenda la presunzione di innocenza di chi lo rappresenta e agisce in suo nome".

Usmia carabinieri, pur esprimendo cordoglio per la perdita di una vita giovane, ribadisce che "un carabiniere intervenuto per tutelare la sicurezza pubblica e la propria incolumità non può essere criminalizzato se ha agito nel pieno rispetto del dovere".

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