Aree interne, Alice Parma: "Difendiamo la Valmarecchia, no a nuova legge sulla montagna"

La consigliera Pd: "La Regione Emilia-Romagna ha costruito in questi anni politiche serie e continuative per la montagna e le aree interne"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
13 dicembre 2025 14:29
Aree interne, Alice Parma: "Difendiamo la Valmarecchia, no a nuova legge sulla montagna" - Alice Parma
Alice Parma
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“La legge nazionale sulla montagna che introduce nuovi criteri per definire i comuni montani rischia di produrre effetti molto gravi anche in Emilia-Romagna, tagliando fuori il 60% dei nostri territori dall’accesso a risorse e strumenti fondamentali per contrastare spopolamento e fragilità. Un rischio concreto che riguarda anche alcuni Comuni della provincia di Rimini, in particolare della Valmarecchia, con conseguenze pesanti per le comunità locali”. Lo dichiara la consigliera regionale Alice Parma, vice capogruppo Pd, sottolineando come “la Regione Emilia-Romagna abbia costruito in questi anni politiche serie e continuative per la montagna e le aree interne, investendo risorse significative e lavorando su una visione che tiene insieme montagna, collina e pianura, il loro sviluppo e la loro crescita”.

“Introdurre criteri rigidi e astratti significa ignorare la realtà dei nostri territori: in province come Rimini, dove i Comuni dell’entroterra svolgono un ruolo essenziale di presidio ambientale, sociale ed economico, l’esclusione dai criteri della legge sulla montagna rischia di tradursi in meno servizi, meno opportunità e maggiori difficoltà per amministrazioni e cittadini", attacca Parma.

"Le alluvioni degli ultimi anni ci hanno insegnato quanto sia fondamentale rafforzare, e non indebolire, i territori appenninici. Così come tante misure che abbiamo messo in atto in questi anni per la tutela e la valorizzazione dei borghi, presidio culturale e storico del territorio. Ma penso anche alle Cooperative di Comunità, alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche del nostro entroterra che non possono essere penalizzate. Un esempio del lavoro che stiamo facendo: nel documento di economia e finanza regionale in discussione in questi giorni nelle commissioni, il capitolato attinente alle sole aree interne e montane riguarda da solo 401 milioni di euro, e alla montagna sono destinate anche agevolazioni su casa, scuola, trasporto pubblico e maggiori interventi sul territorio. Per questo è necessario correggere l’impostazione della riforma e aprire un confronto vero con le Regioni, in modo che la legge nazionale sostenga davvero chi vive e amministra la montagna, invece di creare nuove disuguaglianze”, conclude Parma.

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