Assalti ai bancomat nel Nord Italia e San Marino: smantellata banda “paramilitare”
Sei uomini, tutti pregiudicati di età compresa tra i 40 e i 61 anni, sono finiti in manette
Una banda di veri e propri “professionisti degli assalti ai bancomat” è stata smantellata all’alba di oggi (giovedì 6 novembre), dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto operativo di Cremona. Sei uomini, tutti pregiudicati di età compresa tra i 40 e i 61 anni, sono finiti in manette con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata ai furti con esplosivo e ai danneggiamenti aggravati.
Due degli arrestati risultano domiciliati nel Cremonese ma di origine foggiana, mentre gli altri quattro risiedono in provincia di Foggia. Le ordinanze di custodia cautelare, firmate dal giudice per le indagini preliminari, descrivono il gruppo come un’associazione “di carattere paramilitare”, composta da soggetti con una lunga storia criminale. Uno di loro era già stato coinvolto, nel 2017, in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine durante un assalto a un bancomat in Puglia.
Le indagini sono partite dopo il tentato furto al bancomat della Cassa Padana Banca di Credito Cooperativo di Cella Dati (Cremona), avvenuto nella notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio scorso. I malviventi avevano fatto esplodere lo sportello automatico con due ordigni artigianali, le cosiddette “marmotte”, senza però riuscire a portare via il denaro.
Da quel momento sono scattate le attività investigative: analisi dei tabulati telefonici, intercettazioni, pedinamenti e controlli incrociati che hanno permesso di risalire alla vettura utilizzata, un’Alfa Romeo rubata, e di ricostruire i movimenti del gruppo. Gli inquirenti hanno così scoperto l’esistenza di una struttura criminale organizzata, responsabile di diversi altri colpi. Nel corso delle indagini sono stati infatti documentati tre tentativi falliti, a Casalbellotto e Casalmaggiore, nel Cremonese, e in una casa di cura in provincia di Verona ad aprile, e un assalto riuscito ai danni di una banca di San Marino, lo scorso maggio. In quell’occasione, utilizzando un’auto rubata a Rimini, i criminali erano riusciti a trafugare una cassaforte contenente 45.000 euro.
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