Assolti 14 albergatori per il mancato versamento della tassa di soggiorno

La Terza sezione della Corte d’Appello di Bologna ha stabilito che l’albergatore che versa in ritardo al Comune la tassa di soggiorno non può essere condannato per peculato. La legge 225 del 2021 ha sancito che si tratta di una violazione tributaria e non di un reato penale. I giudici bolognesi hanno ritenuto retrodatabile la norma, da qui la sentenza «di non luogo a procedere perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato». Questa decisione è stata particolarmente rilevante per 14 albergatori condannati dall’1 novembre 2021 dal Tribunale di Rimini. Essi erano stati indagati nel 2018 dalla Procura della Repubblica in base agli accertamenti del Nucleo di Polizia tributaria (ora Nucleo di Polizia economico finanziaria) del Comando provinciale della Guardia di finanza di Rimini, a causa di ritardi nei versamenti della tassa di soggiorno nelle casse di Palazzo Garampi nel 2017. Gli avvocati De Gregorio e Pastrocchi, difensori di 4 dei 14 imputati, hanno espresso soddisfazione per la conclusione della vicenda.