Assolto l'infermiere di Rimini: "Il fatto non sussiste" per l'accusa di violenza sessuale
Il 34enne dell’ospedale di Rimini era stato denunciato da una paziente che lo accusava di molestie durante un’assistenza in bagno

Un infermiere 34enne dell’ospedale Infermi di Rimini, accusato di violenza sessuale da una paziente 28enne cubana, è stato assolto con formula piena perché “il fatto non sussiste”. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe molestato la donna mentre la aiutava a recarsi in bagno per un esame delle urine. Tuttavia, il giudice Raffaella Ceccarelli ha accolto la ricostruzione della difesa, sostenuta dall’avvocata Marika Patrignani, secondo cui l’infermiere agì con correttezza e professionalità. (Vedi notizia)
La difesa si è avvalsa anche delle consulenze del professor Massimo Abruzzese, dello specialista Davide Barzan e delle analisi del perito fonico forense Giuseppe Laudante. Le evidenze – tra cui video, relazioni cliniche e dinamica dei movimenti – hanno dimostrato che l’infermiere, indossando i guanti e con entrambe le mani impegnate a sorreggere la paziente, non avrebbe potuto compiere gesti inappropriati. L'intervento durò al massimo quattro secondi e avvenne in un bagno non appartato, con persone presenti nelle vicinanze.
Dopo la dimissione, la donna tornò in ospedale con due conoscenti e aggredì fisicamente l’operatore, che riportò lesioni con 40 giorni di prognosi.