"Aveva paura di scendere in garage": la rivelazione dell'amica al processo per l'omicidio di Pierina

"Quel garage la terrorizzava". L'amica rompe il silenzio al processo Dassilva

A cura di Glauco Valentini Redazione
01 dicembre 2025 15:09
"Aveva paura di scendere in garage": la rivelazione dell'amica al processo per l'omicidio di Pierina - Caso Pierina, la testimonianza: "Temeva quel garage"
Caso Pierina, la testimonianza: "Temeva quel garage"
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Prosegue in Corte d’Assise il processo a carico di Louis Dassilva, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne trovata senza vita il 3 ottobre 2023 nel garage di via del Ciclamino. In aula è stata ascoltata Rosella Parisi, vicina di casa e “sorella in fede” della vittima, entrambe appartenenti ai testimoni di Geova.

Parisi ha riferito che Pierina, alcuni mesi prima dell’omicidio, le aveva confidato di avere paura a recarsi da sola in garage, tanto da chiederle una sera di accompagnarla. La testimone ha poi ricostruito quanto avvenuto la mattina del 4 ottobre: «Hanno suonato alla porta dopo le 8. Ho aperto ed era Dassilva: mi disse di scendere perché c’era una persona, un’anziana, a terra». Parisi ha raccontato di averlo visto dirigersi con passo veloce verso il garage mentre lei prendeva l’ascensore.

La deposizione ha presentato alcune incongruenze rispetto alle dichiarazioni rese in precedenza alla squadra mobile, portando il pm Daniele Paci a diverse contestazioni. Nonostante ciò, la donna ha confermato di aver trovato in garage Dassilva, la nuora Manuela Bianchi e un vicino moldavo, e di aver visto l’imputato toccare il corpo della vittima per verificarne le condizioni, dettaglio già riferito dallo stesso Dassilva.

Parisi ha inoltre ricordato che la sera dell’omicidio lei e Pierina avevano partecipato alla stessa adunanza dei testimoni di Geova, e che, al rientro, il vano scale e il garage erano senza corrente, ripristinata solo il mattino successivo.

Interrogata dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, la testimone ha descritto l’atteggiamento di Dassilva dopo il ritrovamento del corpo: «Stava in disparte, come chiuso nel suo dolore».

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