Un avvocato di Rimini, quarantenne, è stato rinviato a giudizio con le accuse di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni. L’inchiesta, avviata dalla denuncia della moglie e coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, riguarda episodi avvenuti tra il 2021 e il 2023.
La moglie ha denunciato ripetuti episodi di controllo psicologico ed economico da parte del marito, che includevano minacce di cacciarla di casa e pressioni per avere un figlio come “prova d’amore”. In alcuni casi, l’uomo avrebbe usato violenza fisica, tra cui schiaffi, tirate di capelli e una testata. Durante una lite, avrebbe lanciato un paio di forbici contro la moglie.
Le aggressioni, che hanno richiesto cure mediche con prognosi variabili dai 5 ai 7 giorni, sarebbero state accompagnate da continue minacce e vessazioni tramite messaggi WhatsApp. La donna, la cui autostima è stata gravemente compromessa, viveva nella paura e spesso si chiudeva a chiave in stanza per sfuggire al marito.
Questi episodi sarebbero avvenuti anche alla presenza della figlia minorenne della coppia, nonostante un provvedimento del tribunale che assegnava alla donna la casa coniugale.
