Basket A2, Dole: alla scoperta del Ruvo di Puglia

Quattro vittorie dopo cinque sconfitte di fila per la neopromossa pugliese. Ruvo è una squadra dinamica, che predilige le soluzioni interne rispetto a quelle perimetrali

A cura di Stefano Ferri Redazione
14 novembre 2025 21:04
Basket A2, Dole: alla scoperta del Ruvo di Puglia -
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A soli quattro giorni dalla trasferta di Brindisi, la Dole Rimini affronta un’altra pugliese: al Flaminio, domenica 16 novembre alle 18, i biancorossi ospitano la neopromossa Crifo Wines Ruvo di Puglia nella dodicesima giornata di campionato.

Dopo un impatto decisamente difficile con la categoria superiore (cinque sconfitte nelle prime cinque partite), la squadra del confermato Stefano Rajola ha ingranato, cogliendo quattro vittorie nei successivi sei turni, superando squadre quotate come Cividale, Avellino e Bergamo e, soprattutto, conquistando lo scontro salvezza con Roseto (88-81) lo scorso mercoledì.

Sedicesimo attacco del campionato (77 punti a partita e il 32% dall’arco, terzultimo dato della lega), Ruvo si classifica in basso anche nella graduatoria degli assist (penultima) e delle palle perse (terzultima), e nella sua metà campo è la seconda peggior difesa (84 punti subiti) nonostante conceda agli avversari appena il 33% dalla lunga distanza (solo Bergamo e Cento fanno meglio).

In cabina di regia coach Rajola può contare sull’esperienza di Tommaso Laquintana, veterano di diverse stagioni nel massimo campionato chiamato, quest’anno, a guidare Ruvo alla salvezza; playmaker che sa mettere in ritmo i compagni, Laquintana è anche un realizzatore pericoloso e può costruirsi il tiro: per lui sono 8 di media (61% da due, 25% da tre), ma quattro doppie cifre nelle ultime cinque uscite, con 20, decisivi punti (e quattro triple) contro Roseto.

I pugliesi completano poi il pacchetto esterni titolare con i due USA: la guardia è Aanen Moody, reduce dall’esordio tra i pro nella seconda lega spagnola, mentre da tre gioca Pierre Brooks, rookie sbarcato in Europa dopo un quadriennio Ncaa tra Michigan State e Butler. Principale terminale offensivo della Crifo Wines, capace di crearsi il tiro dal palleggio, Moody è leggero (1,91 per 83 kg) e prende quasi 14 tiri a partita con una media di 16 punti e percentuali accettabili, se pure non eccellenti (49% in area, 30% fuori, ma in Spagna viaggiava oltre il 44%!); attenzione, però, a prenderlo solo per uno scorer, perché con quasi 3 passaggi vincenti a uscita, Moody è il miglior assistman dei suoi. Brooks, invece, è un’ala molto fisica (198 cm per 102 kg) in grado di segnare (14 ppg) sia in area (44%), anche andando spalle a canestro grazie alla sua taglia, che dall’arco (40%).

Confermatissima la coppia di lunghi titolare che ha permesso a Ruvo di conquistare la promozione nella scorsa stagione: da quattro c’è Mihajlo Jerkovic, lungo perimetrale (8 punti con il 34% dall’arco), agonista e buon rimbalzista (5 a partita) mentre sotto le plance svettano i 215 cm di Jacopo Borra, terzo marcatore e miglior rimbalzista (9+7) dei suoi. Borra è un centro vecchio stile, efficace soprattutto vicino a canestro (55%) tanto nei movimenti in post basso quanto a chiusura dei pick and roll, ma anche con il tiro frontale dalla media, e con la sua stazza è un ottimo intimidatore nella metà campo difensiva.

A far rifiatare Laquintana ci pensa Thomas Reale, play tascabile (1,79 di altezza) in grado di alzare i ritmi e di dare il proprio contributo anche in termini di punti (quasi 5 a partita) in pochi minuti, tirando sia fuori dall’arco (25%) che al suo interno (45%), soprattutto dal palleggio; da guardia il quasi quarantenne Bernardo Musso, tiratore argentino da quasi due decenni in Italia: Musso è il classico tiratore, pronto a colpire quando riceve con i piedi a terra, e anche se le percentuali sono sotto la media della sua carriera (24%) resta un pericolo importante in uscita dalla panchina per la sua capacità di accendersi in un istante, oltre che per una buona percentuale (62%) sui pochi tiri interni e per i 2 assist smazzati a partita.

Negli spot di ala Micheal Anumba, buon difensore e giocatore di energia che contribuisce con 4 punti in meno di 18’, e Aleksa Nikolic, “quattro” dotato di centimetri (2,05) e buona mano sia dalla media che dall’arco (40%). Il cambio del centro è Scott Ulaneo, altro giocatore che conosce la categoria, reduce da un paio di annate da comprimario in A1 ma solido elemento da rotazione al piano inferiore: lo dimostrano le cifre (5,6+4,9 in 16 minuti) e l’eye test, che mostra un giocatore energico e di carattere, a suo agio vicino a canestro ma non al tiro da tre punti.

Ruvo è una squadra dinamica, che predilige le soluzioni interne rispetto a quelle perimetrali e che fa dell’energia uno dei propri tratti distintivi. La squadra di coach Rajola utilizza con continuità i pick and roll centrali, finalizzando sia al ferro con il rollante sia dal palleggio con il portatore di palla. Per Rimini, la prima chiave difensiva sarà quindi la gestione di queste situazioni, pareggiando allo stesso tempo l’intensità dei pugliesi.

La presenza di lunghi fisicamente solidi come Borra, Nikolic e Ulaneo permette alla difesa della Crifo Wines di affrontare i pick and roll avversari con diverse soluzioni, dal contenimento sulle situazioni centrali al forzare il palleggiatore verso la linea di fondo nei giochi laterali: l’attacco della Dole dovrà cercare di punire queste scelte trovando il tiro migliore in ogni occasione, evitando di intestardirsi nelle penetrazioni centrali dove la fisicità pugliese può chiudere l’area con efficacia

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