Beni di prima necessità per detenuti, la raccolta solidale in Tribunale a Rimini

Raccolta di beni per i detenuti in Tribunale a Rimini: l’iniziativa voluta dalla Cmera Penale di Rimini e dall’Ordine degli Avvocati

Ieri mattina (sabato 15 giugno) il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Rimini, Roberto Brancaleoni, e il Presidente della Camera Penale di Rimini, Enrico Amati, si sono recati in visita in carcere ai Casetti per consegnare ai detenuti alcuni prodotti frutto di una raccolta benefica svoltasi al Tribunale della città romagnola.

La Camera Penale di Rimini, attraverso la sua commissione carcere e le sue responsabili, le avvocate Sonia Raimondi e Annalisa Calvano, e il consiglio dell’Ordine degli Avvocati hanno allestito dei contenitori differenziati per tipologia di prodotti. Due settimane di raccolta che è andata al di là delle aspettative, come evidenziano gli organizzatori, ringraziando chi ha partecipato per la sua sensibilità e generosità”.

Oggetto della raccolta sono stati prodotti necessari per la vita quotidiana di un detenuto: detersivo per bucato, retine per bucato, bagnoschiuma, saponette, altri prodotti per l’igiene, ciabatte per la doccia, penne e quaderni, caffè, zucchero.

I Presidenti sono stati così accolti dalla Direttrice del Carcere di Rimini, Palma Mercurio, dalla Comandante Aurelia Panzeca, dal Vice Comandante Fabrizio Novelli e da alcuni detenuti. Tutti hanno apprezzato l’iniziativa che contribuisce a rendere il carcere un luogo meno lontano e dimenticato da tutti.

“Il tragico dato dei suicidi in carcere, ormai già 40 in Italia da inizio anno, nonché la nota situazione di sovraffollamento, rendono da un lato improrogabili interventi di riforma del sistema dell’esecuzione penale, dall’altro quantomai opportuna l’adozione di misure, seppur all’apparenza minime, rivolte a garantire almeno le piccole esigenze di vita quotidiana di chi si trova privato della libertà personale”, evidenzia in una nota il direttivo della Camera Penale di Rimini.

“La nostra Costituzione stabilisce che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Solo rispettando questo principio fondamentale chi ha commesso reati e scontato la pena cesserà, con ogni probabilità, di essere un pericolo per la società”, prosegue la nota.

La Camera Penale e l’Ordine degli Avvocati di Rimini si impegnano a continuare a sostenere iniziative di questo tipo volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle criticità delle condizioni detentive in Italia.

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