Bergamo: accusata di aver ucciso i due figli neonati, assolta
La Procura aveva chiesto l'ergastolo per la 29enne Monia Bortolotti
Dopo due ore e mezza di camera di consiglio, la Corte d’Assise di Bergamo ha assolto Monia Bortolotti, 29 anni, dall’accusa di aver ucciso i suoi due figli, Alice e Mattia.
Per la piccola Alice, di quattro mesi, trovata senza vita nel novembre 2021, i giudici hanno stabilito che “il fatto non sussiste”: non esistono prove sufficienti per configurare un omicidio. Per il fratellino Mattia, morto a due mesi nell’ottobre 2022, la donna è stata riconosciuta non punibile perché al momento del fatto si trovava in uno stato di totale incapacità di intendere e di volere. La Corte, presieduta da Patrizia Ingrascì, ha tuttavia disposto per Bortolotti una misura di sicurezza di dieci anni in una Rems, con verifiche semestrali sulla sua condizione, ritenendola socialmente pericolosa. Il pubblico ministero Maria Esposito aveva chiesto l’ergastolo, mentre la difesa, rappresentata dall’avvocato Luca Bosisio, aveva sollecitato l’assoluzione o, in subordine, il proscioglimento per vizio di mente. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.
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