Sant'Andrea in Besanigo tra problemi e proteste: la lettera di un cittadino al Sindaco di Coriano
La segnalazione di un lettore di Altarimini

Un lettore di Altarimini segnala la lettera, inviata da lui stesso al Sindaco di Coriano, riguardante la frazione di Besanigo e i problemi che la riguardano.
"Scelgo una delle giornate di quarantena post-intervento a cui sono relegato per esprimere alcune osservazioni, leggendo l’ultimo Coriano Informa, dove ti proponi per un nuovo mandato da Sindaco. Mancano due anni alla fine della tua Consiliatura, quella che doveva essere caratterizzata dal completamento di una visione di Coriano del futuro. Era nelle promesse di Progetto Comune fin dalla sua creazione, di cui tu sei tra i cofondatori. Beh, a mio parere, questo non è avvenuto per Besanigo. Riconosco dei pregi che ti contraddistinguono dal resto del tuo gruppo: la tua dedizione, la tua umanità, la tua mitezza – che però ti fa assecondare troppo il volere del tuo entourage.
È altresì noto che il progetto politico-amministrativo di Progetto Comune, iniziato nel 2012 e portato avanti da te sindaco ormai da tre anni, lasciamelo dire, sinceramente a Besanigo non si è visto o è stato percepito in modo sbiadito. La verità è che noi di Besanigo credevamo, col cambio politico a Palazzo, che la frazione facesse un salto di qualità per: un vero Piano della mobilità urbana con lo sfondamento di via Mozart (promessa svanita nel nulla); pista ciclabile (dapprima condivisa dalla Giunta Spinelli in toto, come da petizione, creando illusioni tra la gente; poi, ottenuto il finanziamento, stravolta nella sua idea originale).
La realtà di tale infrastruttura si è rivelata, come era evidente, un fallimento totale: sia per i costi extra rispetto al preventivo, sia per il vorticoso cambio di locazione – inadatta nel tempo anche agli occhi dei non esperti. Vorrei ricordarti che da tredici anni al Comune di Coriano arrivano 500/600 mila euro dall’I.d.A. A tal proposito, ripenso a ciò che tra la Giunta di allora (tu ne eri il vicesindaco) e il Comitato Cittadino si era convenuto: una quota in percentuale di tali proventi doveva essere investita a Besanigo, area che soffre di più il disagio dell’inceneritore. Invece? Quanti di questi euro sono stati impiegati per mitigare l’ambiente della frazione? L’elenco che mi viene in mente è presto fatto: rotonda ex Torre Folk, sgambatoio cani, ripuliti/raffazzonati i parchi (via Toscanini, via Bellini, Parco Donne Vittime di Violenza) con inserimento di giochi per bambini.
Niente è stato fatto per risolvere la fonte dei cattivi odori che si patiscono in zona Raibano-Besanigo, soprattutto di notte e d’estate. Non è mai stata data risposta alla richiesta di installare una centralina comunale per monitorare l’aria e rilevare il particolato, così da leggere chiaramente i dati sul sito del Comune. Perché dobbiamo accedere ad Arpae? Ripenso anche a quando tu, da vicesindaco e assessore alla P.M., stavi al fianco dei residenti attivando controlli sui camion in arrivo a Raibano. Si facevano controlli di sicurezza integrata con i Vigili e altri corpi di polizia. Sorveglianza mai più vista, nonostante il traffico pesante sia oggi decuplicato. Ora che vengono concessi nuovi nulla osta per impianti industriali/insalubri a Raibano, la sensazione è che il rilascio delle V.I.A. segua una prassi che ignora l’effetto cumulo delle polveri sottili (PM10, PM2.5 ecc.) aggiuntive.
Io penso che tale “irregolarità”, se così si può definire, si eviterebbe solo con una Consulta Comunale sull’Ambiente. Quella che l’Amministrazione Spinelli aveva inizialmente prospettato, poi cancellato dopo una sola seduta. Ne facevano parte cittadini, associazioni e comitati, con l’unico scopo di spronare l’Amministrazione su scelte ambientali. Ora, certo è che non si assisterebbe passivamente – come fanno anche i consiglieri di minoranza (ma a Coriano esiste un’opposizione?) – alla decisione spacciata per pubblico interesse.
Un esempio è il rifacimento e allargamento del ponticello di via della Badia, che pare più una furbizia da Azzecca-garbugli: intervento spacciato come miglioramento ma che nasconde ben altri fini, i cui costi, come sempre, ricadranno su noi cittadini.
Detto questo, l’Amministrazione può proseguire su questa strada, ma la sensazione è che si favorisca solo qualche attività. In paese si parla anche, con crescente preoccupazione, di pressioni sulla libertà di espressione. Di atteggiamenti poco rispettosi verso chi critica o si espone pubblicamente. Per screditare chi racconta le cose come stanno, si lanciano insinuazioni di appartenenza politica avversa a chi comanda. Voglio credere siano solo voci. Ma il dubbio resta."