Biodiversità a rischio: Lipu interviene lungo le rive del Marecchia
Rifiuti e pratiche illegali minacciano uccelli e fauna; le campagne di educazione continuano
Domenica si è svolta la seconda camminata lungo il deviatore del fiume Marecchia promossa da Lipu con l’obiettivo di osservare la biodiversità e intervenire contro il degrado. Il gruppo ha rilevato una situazione critica lungo le rive a nord del ponte dello Scout, dove sono stati trovati rifiuti di ogni tipo, comprese bottiglie, scatolette, reti illegali e detriti vari. Nonostante la pulizia effettuata dai 15 volontari, l’area resta fortemente minacciata dall’inquinamento e dalla mancanza di controlli. L’iniziativa vuole sensibilizzare le istituzioni sull’urgenza di regole più rigorose per proteggere l’ecosistema del fiume e del mare. La prossima camminata di pulizia è prevista per sabato 22 novembre, dedicata alla foce del Marecchia.
La nota di Lipu Rimini
Ieri si è svolta la seconda delle nostre camminate lungo gli argini del Marecchia, il tratto urbano chiamato deviatore: un’oasi di biodiversità nel cuore di Rimini. Questa volta ci siamo concentrati sulle rive a nord del ponte dello scout, dove si trovano le postazioni dei pescatori, rilevando purtroppo una situazione gravissima, che denunceremo formalmente agli organi competenti. Non è accettabile che una pratica come la pesca, che dovrebbe essere regolamentata nel rispetto dell’ambiente, si trasformi in una simile fonte di degrado e inquinamento. Se non vengono garantiti controlli rigorosi e continuativi, il danno ambientale continuerà ad aggravarsi e ogni sforzo di tutela del fiume Marecchia e del suo fragile ecosistema sarà vano. Delle due l'una: o vengono intensificati i controlli o viene impedita la pesca. Non è giusto che i pescatori abbiano la libertà di pescare se con questo diritto acquisito generano tonnellate di rifiuti destinati al mare. Abbiamo raccolto centinaia di bottiglie di plastica e di vetro, scatolette di mais (perché si pescano le carpe, con il mais) interrate o riposte tra le canne, immerse dentro la vegetazione, e tanti altri rifiuti. Argini di fiume trattati come discariche a cielo aperto, o come stanze di casa propria. Per non parlare delle reti, che sono illegali: è reato pescare con le reti, e abbiamo trovato anche quelle! Dove siamo passati abbiamo rimosso tutto, abbiamo riempito decine e decine di sacchi, anche differenziando tra vetro e plastica, ma c’era veramente di tutto. Eravamo 15 e abbiamo lavorato per 50. Non vogliamo che le Istituzioni ci ringrazino, ma pretendiamo che agiscano per il bene del fiume, del mare e di noi tutti. Le cose possono cambiare se dal basso il nostro amore verso il fiume ci porterà sempre di più a conoscere e ad agire, ma abbiamo bisogno della politica. Ne hanno bisogno le tantissime creature animali e vegetali che abitano il nostro amico e concittadino Marecchia: ne ha bisogno l’acqua.
Prima di iniziare a pulire siamo rimasti fermi ad osservare l’avifauna dal ponte dello scout: perché il sentimento della meraviglia è sempre il nostro punto di partenza.
Ci vediamo SABATO 22 NOVEMBRE:
ci dedicheremo alla foce, sempre accompagnati dalla voce dell'usignolo di fiume
15.3°