Bologna, stretta sugli affitti brevi: il Tar dà ragione al Comune

Legittima la nuova destinazione d'uso e gli standard minimi dimensionali imposti

A cura di Redazione
01 aprile 2025 17:21
Bologna, stretta sugli affitti brevi: il Tar dà ragione al Comune -
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È legittima l’introduzione da parte del Comune di Bologna di una nuova specifica destinazione d’uso per gli alloggi destinati agli affitti brevi e della richiesta che questi rispettino determinati standard minimi dimensionali. Lo ha stabilito il Tar dell’Emilia-Romagna che ha dato ragione in tre occasioni all’amministrazione, sulla variante urbanistica approvata nel corso del 2024, quando è stata introdotta una nuova categoria (B3) per gli appartamenti destinati agli affitti.

Il trinunale amministrativo, spiega il Comune, condividendo l’assunto che la crescita delle locazioni turistiche brevi ha impatti importanti sul tessuto urbanistico e sulla gestione dei servizi, ha riconosciuto la piena legittimità, per il Comune, di utilizzare gli strumenti urbanistico-edilizi di sua competenza per disciplinare l’insediamento delle locazioni turistiche brevi sul territorio, anche in maniera difforme rispetto alle regole vigenti per gli immobili destinati ad abitazione permanente. Le norme introdotte, per i giudici, rientrano tra le competenze del Comune in materia di governo e pianificazione del territorio, senza costituire alcun indebito sconfinamento negli ambiti dell’ordinamento civile o della tutela della libertà di iniziativa economica.

I tre pronunciamenti – commenta l’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani – sono molto importanti perché di fatto confermano la correttezza formale e sostanziale della Variante urbanistica recentemente entrata in vigore e perché stabiliscono che la nuova destinazione d’uso per gli affitti turistici è legittima e, con essa, anche la separazione chiara tra l’uso propriamente residenziale delle abitazioni e quello turistico ricettivo”. Inoltre “si ristabilisce la capacità dei Comuni di potere governare i processi sul territorio, aspetto fondamentale per poter accompagnare le trasformazioni urbane e legarle ai bisogni delle persone contro ogni dinamica di tipo speculativo”.

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