Bonus Giorgetti in busta paga: più stipendio a chi rinvia la pensione

Dal 1° settembre partono gli aumenti per i dipendenti privati che scelgono di restare al lavoro nonostante abbiano maturato i requisiti per la pensione. Ecco come funziona e a chi conviene

A cura di Redazione
21 agosto 2025 13:25
Bonus Giorgetti in busta paga: più stipendio a chi rinvia la pensione -
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Parte il bonus Giorgetti: lavoratrici e lavoratori che, pur avendo diritto alla pensione anticipata o a Quota 103, decidono di restare in servizio riceveranno un aumento netto dello stipendio pari al 9,19% della retribuzione lorda. In pratica, si smette di versare la propria quota di contributi previdenziali, che finisce direttamente in busta paga ed è esentasse.

L’incentivo, richiedibile tramite domanda all’Inps, decorre dalla data in cui sarebbe iniziata la pensione, dopo una finestra di attesa di 3 mesi per chi ha maturato i requisiti contributivi, 7 mesi per i privati con Quota 103 e 9 mesi per i dipendenti pubblici.

Conviene soprattutto a chi avrebbe un assegno ridotto con Quota 103, dato che lo stipendio resta più alto per diversi anni, fino alla pensione di vecchiaia (67 anni) o fino a quando si sceglie di smettere di lavorare. Attenzione però: il rovescio della medaglia è una pensione futura più bassa, perché si rinuncia ai contributi personali versati.

Un esempio: con 2.500 euro lordi mensili, l’aumento è di circa 230 euro netti. La misura, valida solo per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2025, potrebbe essere prorogata dal governo, ma al momento non ci sono certezze.

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