Borghi e aree montane, scontro in Regione: Alice Parma critica proposta di legge di Fratelli d’Italia
Parma e Valbonesi: “Progetto di legge condivisibile nei titoli, ma scollegato dalle politiche regionali e privo del sostegno del governo”
"Fratelli d’Italia arriva oggi a scoprire l’esistenza dei borghi dell’Emilia-Romagna e presenta un progetto di legge che è tanto condivisibile nei titoli quanto sconnesso dalla discussione in atto a livello nazionale e regionale e dalle politiche regionali di sostegno ai territori collinari e montani". Così Alice Parma e Daniele Valbonesi, consiglieri regionali Pd e componenti della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità, sulla proposta di legge presentata da Fratelli d'Italia, che "parla di spopolamento e di problemi effettivi, sui quali per altro la regione sta intervenendo concretamente e in maniera continua con fondi regionali ed europei, agevolazioni sui bandi e contributi ai comuni, fondi per sostenere l’insediamento demografico e produttivo nelle aree appenniniche".
Nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale in discussione in questi giorni nelle commissioni, "il capitolato attinente alle sole aree interne e montane riguarda da solo 401milioni, ma alla montagna sono destinate anche agevolazioni su casa, scuola, trasporto pubblico e maggiori interventi sul territorio”,
“Il problema - argomentano i consiglieri Pd - è però che manca un sostegno effettivo da parte del governo, che con la sua Legge sulla Montagna rischia di escludere dai beneficiari di finanziamenti il 60% dei Comuni oggi riconosciuti come montani in Emilia-Romagna e non stanzia un euro in più di quanto previsto, mancando di attendere a tutte quelle promesse fatte in passato”.
“È grottesco dunque, se non inutile, presentare proposte di legge sul sostegno ai borghi montani dove si è in minoranza quando da maggioranza di governo nazionale non erogano i fondi per consentire le politiche che si auspicherebbero qui in regione. I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia farebbero meglio a bussare alle porte del loro governo e a spiegare loro tutto quello che a parole scrivono in questa legge perché noi siamo convinti che i nostri borghi meritino di più e dimostriamo di investire risorse significative-per quanto compete alla Regione-per rilanciarli, ma dal governo manca invece la volontà finora di andare oltre gli slogan e considerare davvero le nostre aree montane e interne come risorse per il Paese e non aree condannate a uno spopolamento irreversibile”, chiosano Parma e Valbonesi.
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