Borse europee in rosso nel giorno dei dazi
Milano perde il 2%, l’auto ancora sotto pressione. Esenzioni per l’Ue in sospeso

Le principali borse europee chiudono in netto calo nel giorno in cui entrano in vigore i nuovi dazi statunitensi, colpendo in particolare economie come Svizzera e Canada, escluse dagli accordi commerciali con Washington. Piazza Affari segna un nuovo minimo a metà seduta, con l’indice Ftse Mib in calo di quasi il 2%, penalizzato soprattutto dal comparto automobilistico, ancora in flessione di oltre il 15% su base settimanale.
Parigi perde il 2,2%, Francoforte l’1,8% e Londra lo 0,6%, in un clima di forti vendite generalizzate. Negativa anche la preapertura di Wall Street: i future sul Nasdaq cedono l’1,4%, quelli sull’S&P 500 l’1,2%.
Sul fronte europeo, i nuovi dazi al 15% entreranno in vigore dall’8 agosto, ma secondo fonti vicine all’amministrazione americana, l’ordine esecutivo firmato da Donald Trump non include ancora misure attuative cruciali. Restano infatti in sospeso sia la promessa riduzione delle tariffe su auto e componenti, sia il trattamento preferenziale per prodotti strategici come aeromobili e semiconduttori. Una situazione che alimenta incertezza e pressioni al ribasso sui mercati del Vecchio Continente.