Padre, figlio e zio mettono in piedi una impresa edile a conduzione familiare con documenti falsi
Il giudice del tribunale di Rimini ha convalidato l’arresto e disposto per tutti l’obbligo di firma in attesa del processo

Tre cittadini moldavi, di 50, 46 e 22 anni – padre, figlio e zio – sono stati arrestati a Rimini per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio. I tre avevano avviato un’impresa edile a conduzione familiare, utilizzando carte d’identità rumene contraffatte per risultare cittadini comunitari.
Fermati dalla Polizia di Frontiera mentre viaggiavano su due veicoli, hanno esibito documenti apparentemente autentici. Solo l’intervento di personale specializzato ha rivelato l’elevato livello di falsificazione, capace di ingannare anche i sistemi automatici di controllo.
Grazie a questi documenti, i tre potevano lavorare e usufruire dei benefici fiscali, sanitari e giuridici riservati ai cittadini Ue, eludendo le norme sull’immigrazione. Il giudice del tribunale di Rimini ha convalidato l’arresto e disposto per tutti l’obbligo di firma in attesa del processo.