Il punto in rimonta nella ripresa dopo un primo tempo di grande affanno, la prova di carattere della ripresa, sono i segnali a cui aggrapparsi per sperare di ribaltare l’inerzia di una stagione molto complicata. E a calmare l’ira dei tifosi: prima della partita in Curva Est campeggia uno striscione: “Società basta alibi: ora cambio di rotta”.
Mister Troise, oltre a cambiare assetto tattico e poi modificarlo nell ripresa, ha anche chiesto l’inversione delle panchine (“Dobbiamo cambiare un po’ gli schemi, punti di vista, smuovere qualcosa dopo un periodo di difficoltà. Ho voluto cambiare panchina per dare un’altra ottica alla squadra e a me stesso”). Insomma, si prova di tutto per rialzarsi.
“Per come si era messa la partita e per il momento che stiamo vivendo mi tengo stretto il punto – commenta il tecnico del Rimini Emanuele Troise – E’ un punto di partenza su cui fare leva, so che ci sono tante cose da migliorare, ma dal punto di vista psicologico, dell’autostima alla luce della settimana trascorsa, voglio guardare il bicchiere mezzo pieno: la reazione, la voglia di difendere la porta in un certo modo sono aspetti positivi. Dopo il gol subito nei cinque minuti finali della prima frazione che avrebbe potuto ammazzare un toro, abbiamo dimostrato di essere un collettivo nel riprendere la partita, ho visto compattezza, lo spirito giusto. La squadra ha mostrato quelle potenzialità che dobbiamo tirare fuori andando avanti”.
Nel primo tempo il Rimini è parso molto in difficoltà…
“Abbiamo sofferto per una cattiva gestione del pallone recuperato, ci siamo preoccupati molto della fase difensiva e non ci siamo alzati come si sarebbe dovuto. Siamo stati frettolosi. Nonostante ciò abbiamo creato una palla gol con Ubaldi. Dobbiamo alzare il livello della gestione del pallone perché è nelle nostre corde”.
Sull’altro fronte mister Marco Donadel parla di due punti persi per l’Ancona anche se la prestazine è stata a suo dire positiva: “Nel secondo tempo abbiamo pensato di poter controllare la gara, anche se sappiamo benissimo che le nostre caratteristiche sono altre, quelle della prima frazione. E pensare che all’intervallo ci eravamo detti di continiare su quella falsariga., invece ci siamo abbassati di qualche metro, abbiamo regalato una punizione, un rigore e il Rimini ha pareggiato. Poi siamo tornati in avanti. Abbiamo fatto una partita a spingere, abbiamo avuto le nostre occasioni, abbiamo battuto un’infinità di punizioni e calci d’angolo. Ci è mancato il guizzo finale, cattiveria. Quando ci avviciniamo all’area dobbiamo sentire l’odore del sangue”.
Dopo nove giornate l’Ancona è a un solo punto dai play out. Si sente in discussione?
“Lo sarò quando mi metterà la società con una telefonta. Se non mi arriva io non mi sento in discussione”.
ste.fe.