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Calcio: le pagelle di Rimini - Reggiana 1-1

RiminiPugliesi 6.5: Si fa trovare pronto su un tiro insidioso deviato da un compagno di squadra, per il resto normale amministrazione.Catacchini 5.5: Sottotono. Tanta corsa ma poca precisione in fase...

A cura di Redazione
30 agosto 2009 18:56
Calcio: le pagelle di Rimini - Reggiana 1-1 -
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Rimini

Pugliesi 6.5: Si fa trovare pronto su un tiro insidioso deviato da un compagno di squadra, per il resto normale amministrazione.

Catacchini 5.5: Sottotono. Tanta corsa ma poca precisione in fase di cross.

Baccin 6.5: Gioca solo i primi 45 minuti, il migliore dei suoi nel primo tempo. Bravissimo in fase di chiusura. Esce per infortunio.

Ischia 5.5: Diverse sbavature; Rossi, l’attaccante avversario, troppe volte lasciato solo. Deve un cero a Santantonio di Emilia per la scarsa precisione dell’attaccante avversario.

Rinaldi 5: Poca cosa del giocatore visto all’opera lo scorso anno. Provoca il rigore, anche se dubbio, e viene ammonito.

D’Antoni 5.5: poco incisivo nei lanci e poca precisione. Non mostra di essere il playmaker tanto atteso in Romagna.

Cardinale 5.5:  Pecca troppo di egoismo, mette il cuore ma non basta. Ci prova da lunga distanza, trovando un ottimo intervento di Tomasig.

Giacomini 5: Inesistente. Si vede solo quando va a battere i caldi di punizione e i calci d’angolo.

Tulli 7 (il migliore): Parte a destra, gioca molto la palla, cerca gli uno due con i compagni d’attacco. Un giocatore indispensabile per il Rimini.

Docente 6:  si procura l’inesistente rigore del pari, corre molto ma non incide

Longobardi 5: Ha bisogno di tempo, cerca di reggere il reparto da solo, ma finisce per avvertire il salto di categoria.

Lebran 6: fa il suo compitino in fase difensiva, limitandosi a mantenere la posizione.

Malaccari s.v.

Matteini 5: pochi palloni giocati, perdipiù sbagliati. Ha bisogno di ritrovarsi.

Reggiana: Tomasig, Stefani e Romizo 7; i migliori, il primo per due parate su colpi di testa ravvicinati, il secondo per l’enorme quantità di palloni giocati, il terzo è dappertutto, onnipresente in campo.

Daniele Manuelli

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