Carabiniere sessantenne arrestato per rapina: 'Consigliava la banda sulle vittime da colpire'

Il carabiniere di 60 anni, originario di Catanzaro e in servizio al Comando provinciale di Rimini, arrestato insieme alla moglie, aveva organizzato la rapina ai danni di un amico. Era soprannominato “il maresciallo” dai complici albanesi. Il militare forniva informazioni sugli spostamenti della vittima, un residente di Rimini, che è stato aggredito il 4 agosto scorso da due uomini con passamontagna, i quali gli hanno sottratto un orologio di lusso del valore di 45 mila euro. Le indagini hanno rivelato che il carabiniere, vicino alla pensione e in difficoltà economiche, aveva accettato di partecipare in cambio di 4 mila euro.

Tuttavia, l’orologio è stato danneggiato durante la rapina, riducendo il guadagno. L’episodio era un test dei complici albanesi per valutare l’affidabilità del militare, con l’intenzione futura di coinvolgerlo nel trasporto di droga con l’auto di servizio. Tutti i responsabili sono stati arrestati, inclusi tre albanesi e un sesto uomo per riciclaggio, mentre la moglie del carabiniere è ai domiciliari.

Nel frattempo, il carabiniere e sua moglie, rigettano ogni accusa. Il loro avvocato sostiene che il militare, prossimo alla pensione, sia stato coinvolto solo per una conoscenza occasionale con uno degli albanesi arrestati, conosciuto in un negozio di frutta. Secondo la difesa, le accuse si basano su interpretazioni errate delle intercettazioni e non ci sarebbero prove del loro coinvolgimento diretto.