Carceri sovraffollate: le dichiarazioni del viceministro della Giustizia al Meeting di Rimini

Lavoriamo a una rilettura più certificata della custodia cautelare per garantire ai detenuti spazi dignitosi

A cura di Redazione
24 agosto 2025 10:15
Carceri sovraffollate: le dichiarazioni del viceministro della Giustizia al Meeting di Rimini -
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 "Allo stato la discussione all'interno della maggioranza è piuttosto ferma: non si pensa a provvedimenti di clemenza 'secchi' perché vengono ritenuti non rieducativi. Lasciare il carcere perché non c'è posto, una sorta di sfratto per finita locazione, non viene ritenuto dalla maggioranza utile, vista l'alta percentuale di recidivazione che ne conseguirebbe". Così, in una intervista a ilSussidiario.net, il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ospite al Meeting di Rimini all'incontro 'Il valore del lavoro per chi sconta una pena'.
"Direi - osserva - che, come noi di Forza Italia predichiamo da sempre, bisogna avere un po' di pazienza, testare queste iniziative ed eventualmente, magari in forma progressiva, sempre considerando la buona condotta del detenuto, pensare a un incremento dei tempi della liberazione anticipata. Non è un'ipotesi che noi azzurri consideriamo blasfema".

Sul fronte del sovraffollamento delle carceri con 62.986 detenuti a fronte di una capienza massima di 51.805, "Innanzitutto, c'è un commissario per l'edilizia penitenziaria che ha ultimato le sue riflessioni, pronto ad attuarle. Quando la nostra proposta diventerà realtà, i tossicodipendenti lasceranno il carcere, destinati a strutture che si occuperanno specificamente del loro recupero, con un beneficio deflattivo di circa 8 mila unità. Già questo permetterebbe di ristabilire un più corretto rapporto fra capacità abitativa e numero dei soggetti collocati all'interno degli istituti di pena"

Inoltre, aggiunge, "lavoriamo anche a una rilettura più certificata della custodia cautelare: il 15-20% dei detenuti è in questa condizione, una categoria molto ampia. Se riuscissimo a ridurre anche quest'ultima percentuale, potremmo garantire ai detenuti spazi più dignitosi".
"Il Governo ha a cuore il problema del lavoro di chi è detenuto: chi lavora ha un tasso di recidiva solo del 2%. L'incremento delle risorse è finalizzato anche all'ampliamento degli spazi utilizzati per lo svolgimento delle attività lavorative e per finanziare strutture che possano ospitare temporaneamente coloro che hanno percorsi di reinserimento, ma non hanno un luogo di riferimento", ha inoltre aggiunto Sisto.

"Con una decisione del 30 luglio, comunicata l'11 agosto scorso - osserva - il Ministero della Giustizia ha emesso un decreto ad hoc per l'ammissione al finanziamento di numerose iniziative dei provveditorati regionali, nell'ambito dei fondi europei di sviluppo regionale, nel programma nazionale di inclusione e lotta alla povertà 2021-2027. Riguarda, infatti, le regioni che hanno presentato progetti approvati dai rispettivi provveditorati dell'amministrazione penitenziaria. Si tratta di somme importanti - argomenta - che vanno dai 3 ai 13 milioni per regione, a disposizione di Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Campania, Sardegna, Puglia e Basilicata, Lombardia, Toscana, Umbria, Piemonte, Liguria, Calabria, Lazio, Abruzzo, Emilia-Romagna" (ANSA).

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