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Carpegna Calcio, un ambizioso rinnovamento: e nel "motore" della squadra cinque "cilindri" dall'Alta Valmarecchia

Carpegna: la squadra di calcio, guidata da Ivan Ciaffoni, gode di una posizione di leadership grazie all'apporto di nuovi giocatori e collaborazioni intersocietarie

A cura di Redazione
24 dicembre 2023 07:00
Carpegna Calcio, un ambizioso rinnovamento: e nel "motore" della squadra cinque "cilindri" dall'Alta Valmarecchia - Da sinistra il vicepresidente e ds Ruggeri, Matteo Crociani, Franceschetti, Alpino, Cedrini, Alessio Crociani
Da sinistra il vicepresidente e ds Ruggeri, Matteo Crociani, Franceschetti, Alpino, Cedrini, Alessio Crociani
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di Riccardo Giannini

Primo posto in classifica a 25 punti, in coabitazione con Olympia e Vis Canavaccio 2008. Il Carpegna viaggia ad alti ritmi nel girone A di Seconda Categoria marchigiana e nel “motore” della squadra allenata da Ivan Ciaffoni ci sono anche “cilindri” innestati dalla vicina Alta Valmarecchia.

In rosa infatti ci sono cinque giocatori del Comune di Pennabilli: il difensore Federico Franceschetti, il jolly Manuel Cedrini, gli esterni offensivi Luca Alpino e Matteo Crociani, il centrocampista Alessio Crociani, fratello di Matteo.

Alpino e i fratelli Crociani sono arrivati a Carpegna dal Novafeltria: Alpino e Alessio si erano ritagliati anche uno spazio significativo in Promozione sotto la gestione Giorgi, ma hanno preferito, per motivi personali e di lavoro, scendere di categoria e vestire la maglia biancoblu.

In società sono soddisfatti delle loro prestazioni e del loro impegno, come evidenzia il vice presidente e direttore sportivo Matteo Ruggeri: “Siamo tutti molto contenti di loro, prima di tutto come persone; sono ragazzi molto seri, educati e che tengono alla maglia e credono nel progetto. Poi chiaramente valutando anche l’aspetto tecnico possiamo dire di aver preso ragazzi molto utili alla nostra causa”.

Partiamo da Cedrini, oramai uno di Carpegna, e da Franceschetti.

“Manuel è un ragazzo che è con noi ormai da diversi anni, esattamente, lo consideriamo ormai di Carpegna. Oltre alle doti calcistiche che tutti conosciamo, è un punto cardine dello spogliatoio, un riferimento per tutti i ragazzi. Grande attaccamento alla maglia, sempre disponibile a coprire qualsiasi ruolo e mai una parola fuori posto, un esempio per tutti. Franceschetti, dopo una stagione molto sfortunata segnata da tantissimi infortuni, quest’anno sta trovando spazio e piano piano anche la forma fisica giusta”.

I fratelli Crociani sono due giocatori giovani ma già di buona esperienza.

“È il primo anno che li abbiamo con noi, vale anche per loro chiaramente discorso di educazione e quant’altro: si sono calati nella realtà con un grande impegno e stanno risultando, cosi come tutti, molto importanti per noi, Matteo come esterno di attacco, Alessio come interno di centrocampo”.

Infine Alpino, il suo ex allenatore al Novafeltria Fulvio Fabiani, il suo scopritore, ancora non si capaciti di come non sia rimasto a giocare in categorie superiori.

“Per noi è stato l’ultimo innesto estivo, quello che è stato cercato con maggior determinazione da parte mia e grazie ai buonissimi rapporti con il Novafeltria (che ringrazio per la disponibilità e la serietà dimostrata) siamo riusciti a portarlo a Carpegna. È un ragazzo con spiccate doti tecniche, che sta dando un grande apporto anche a livello di gol e assist, il quale anche lui deve crescere e migliorare per portare sempre più in alto la squadra. Si è integrato anche lui in modo molto buono e quindi siamo molto contenti di lui”.

Per il Carpegna è stato un anno di rinnovamento e stanno arrivando i primi frutti..

“Venivamo da qualche anno con varie difficoltà, così abbiamo deciso di rinnovare il progetto, sia dal punto di vista dirigenziale che tecnico. È stato confermato il presidente Simone Giovagnoli, affiancato da me come Vicepresidente e direttore sportivo, abbiamo inserito in dirigenza figure giovani e con voglia di fare, tra cui Mattia Mazzarini, Andrea Bartoli. Siamo ripartiti quasi da zero, con una nuova guida tecnica, Ivan Ciaffoni, affiancato da Luca Armando Sbrega.

Da qui siamo partiti con la conferma dei punti cardini della squadra, a partire dal capitano Marco Lazzarini, alla bandiera Stefano Piccini. Abbiamo riportato a Carpegna Matteo Corbellotti (portiere) e via via tutti gli altri cercando di fare innesti mirati di ragazzi giovani, di qualità, affiancati anche da giocatori esperti (Montini, Cruciani Daniele) per avere un mix di brillantezza ed esperienza che potesse dare al mister svariate soluzioni tecnico tattiche”.

Nel vostro progetto altri punti chiave sono la collaborazione con altre società, in primis con il Novafeltria, e il coinvolgimento della comunità di Carpegna.

“Come dirigenza abbiamo fatto diversi interventi di rifacimento alla struttura (spogliatoi, campo, esterno del campo e cartellonistica); poi siamo ripartiti dal cercare di coinvolgere quanto più possibile il paese, fulcro secondo noi di tutto, cercando di informare, pubblicizzare, coinvolgere con attività mirate bar, aziende e attività commerciali per avere quanta più gente possibile a tifare e sostenere la squadra. Per ciò che riguarda le collaborazioni, sono fondamentali nel nostro percorso di crescita. Realtà piccole come le nostra hanno bisogno secondo me si affidarsi a realtà più grandi per crescere in questo mondo che è diventato difficile e molto molto competitivo”.

Prospettive future e un bilancio di questa prima parte di stagione, che come detto rappresenta un nuovo passo nel progetto Carpegna?

“Abbiamo un settore giovanile che da 2 anni sta cercando di crescere, composto da 20/25 ragazzi che è un piacere vedere al campo sportivo allenarsi e stare insieme; vediamo in loro un futuro per la prima squadra e faremo tutto il possibile per sostenerli e farli crescere nel migliore dei modi.

Mi ritengo soddisfatto di quanto fatto fino ad ora, non è facile per me, e per tutta la dirigenza, portare avanti il tutto, vuoi per l’inesperienza che in alcuni casi si fa sentire, vuoi per le tante attività che il progetto richiede. la strada è lunga e ci saranno tante difficoltà da superare, ma penso che con lo spirito di collaborazione e amicizia che abbiamo finora messo in gioco ci si possa togliere delle soddisfazioni sia in campo che fuori”.

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