Casa dei matrimoni nel mirino di Renzi: "Un flop da più di 200mila euro"
Casa dei Matrimoni, il consigliere Fdi: "Nonostante la promozione turistica, in pochissimi hanno scelto di utilizzarla per il proprio matrimonio

Il Consiglio Comunale di Rimini ha approvato ieri sera (15 febbraio) in base al nuovo Regolamento sulla gestione condivisa dei beni di proprietà comunale, la riconversione dell’utilizzo della Casa dei Matrimoni sul porto di Rimini (leggi notizia). Oltre all’utilizzo istituzionale, la struttura potrà essere affidata a soggetti terzi per attività pubbliche, organizzate sull’area del porto e della vicina spiaggia libera, in cambio dei compiti di vigilanza, presidio, pulizia e manutenzione ordinaria.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi ha così voluto tracciare un bilancio sulla tanto chiacchierata struttura di Piazzale Boscovich, inaugurata nel 2015. “E’ la presa d’atto del “fallimento” di questo progetto – spiega Renzi – considerando le pochissime coppie di sposi che l’hanno utilizzata e nonostante la propaganda e la promozione turistica”.
Casa dei matrimoni, una struttura che “sembra una biglietteria”
Il consigliere ha parlato di un fallimento preannunciato. “Possiamo dire – continua – che le ragioni espresse fin dall’inizio, nel 2015, in consiglio comunale, contro il progetto e contro la sua realizzazione, avevano fondamento. Ricordo che l’Amministrazione Comunale ha speso 200.000 euro per il manufatto di circa 30 mq, con servizio igienico al suo interno, e la pedana in legno di circa 220 mq sulla duna adiacente, più altri 18.000 euro per la tensostruttura a vela per la copertura della pedana. La struttura con un “design” più simile ad una “biglietteria”, si è dimostrata poco funzionale e accogliente per i matrimoni”.
“In alternativa, al progetto “infelice” di Piazzale Boscovich e per risparmiare 220.000 euro, avevo avanzato in Consiglio Comunale, la proposta di celebrare i matrimoni nel Giardino del Grand Hotel, con una immagine qualificante per Rimini. L’Amministrazione Comunale, aveva respinto la mia proposta, dicendo che era impossibile, salvo, poi, realizzarla due anni dopo, nell’ottobre 2017“.
Renzi conclude auspicandosi un utilizzo più intelligente della struttura in zona porto. “Speriamo, ora, che la cosiddetta Casa dei Matrimoni, dopo i tanti soldi pubblici spesi, possa essere funzionale per le attività pubbliche compatibili”.
