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Novafeltria ha la sua moderna Casa della Comunità. Addio incompiuta Rsa: "Speriamo Striscia La Notizia torni a vedere cosa abbiamo fatto"

Casa della Comunità di Novafeltria, una moderna struttura con la Casa Residenza per Anziani al primo piano e i servizi per i cittadini al secondo

A cura di Redazione
04 luglio 2023 14:26
Novafeltria ha la sua moderna Casa della Comunità. Addio incompiuta Rsa: "Speriamo Striscia La Notizia torni a vedere cosa abbiamo fatto" - Taglio del nastro alla nuova Casa della Comunità di Novafeltria
Taglio del nastro alla nuova Casa della Comunità di Novafeltria
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Casa della Comunità di Novafeltria, l’attesa inaugurazione è avvenuta martedì 4 luglio alla presenza delle istituzioni.

di Riccardo Giannini

Per anni, nelle adiacenze dell’ospedale di Novafeltria, c’è stata un’opera incompiuta: la Rsa. Il cantiere bloccato attirò anche l’attenzione del noto tg satirico, Striscia La Notizia. Nel 2012 infatti arrivò a Novafeltria Vittorio Brumotti, che utilizzò il tetto della struttura come pista per la sua inseparabile Mountain Bike, denunciando le condizioni dell’allora cantiere abbandonato.

Il 4 luglio 2023 un lungo e doloroso capitolo per Novafeltria va definitivamente in archivio. Quella che doveva essere l’Rsa è oggi una moderna Casa della Comunità al servizio dell’Alta Valmarecchia. Al primo piano, dopo la fase emergenziale della pandemia, ospita la Casa Residenza per Anziani(l’ex Rsa), mentre al secondo piano i servizi della medicina di base e i servizi distrettuali, come l’ambulatorio per le vaccinazioni, che fino a qualche tempo fa erano “spezzettati” tra Casa della Salute, all’interno dell’ospedale Sacra Famiglia, o negli uffici dell’Ausl nel palazzo di piazzale Bramante, all’interno del quale verrà spostata l’anagrafe comunale.

I servizi sanitari vengono dunque centralizzati in quella che è stata ribattezzata “La Cittadella della Salute”, che presto si arricchirà ulteriormente grazie all’Ospedale di Comunità, realizzato grazie a fondi Pnrr. All’interno dell’ospedale Sacra Famiglia infatti verrà recuperato il vecchio padiglione dismesso dopo il nevone del 2012 e riqualificato per l’assistenza di pazienti cronici che non possono essere gestiti a domicilio, o di pazienti dimessi dall’ospedale che necessitano però di trascorrere qualche giorno in degenza prima di tornare alla propria abitazione.

Un progetto ambizioso e moderno, quello della Cittadella della Salute, che parallelamente al potenziamento dell’assistenza domiciliare con l’Infermiere di Comunità, intende garantire servizi efficienti a una popolazione, quella dell’Alta Valmarecchia, che vive in territori a bassa densità abitativa e con un’indice di vecchiaia molto significativo.

È il tassello di un mosaico che si va gradualmente a formareevidenzia il sindaco di Novafeltria Stefano Zanchinicioè la Cittadella della Salute, una serie di servizi che andranno a completare l’offerta socio-sanitaria per il nostro territorio”.

Casa della comunità di Novafeltria, “non è una scatola vuota

Il primo cittadino risponde anche alle critiche dell’opposizione e del comitato per la salvaguardia dell’ospedale Sacra Famiglia che hanno spesso usato la metafora della “scatola vuota” per descrivere la nuova struttura.

“Non è una scatola vuota – replica Zanchini – ci sono tanti servizi: gli ambulatori dei medici di medicina generale(la vecchia Casa della Salute, n.d.r.), del pediatra, gli ambulatori per patologie croniche come il diabete e l’ipertensione, per l’assistenza infermieristica, sia ambulatoriale che domiciliare, c’è il servizio di psicologia e neuropsicologia, la centrale per la telemedicina. Una struttura con all’interno tanti servizi per favorire la presa in carico di un paziente”.

Casa della comunità: “Un tassello, svilupperemo anche l’ospedale”

Il comitato “Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria” anche recentemente ha lamentato disservizi e criticità del Sacra Famiglia, ma da Tiziano Carradori, dg dell’Ausl, arrivano ferme rassicurazioni: “Le strutture sanitarie di Novafeltria vengono potenziate – spiega – dal 2000 abbiamo fatto investimenti per oltre 3 milioni e mezzo. Con la Casa della Comunità terminiamo un tassello, ma in prospettiva lo stabilimento ospedaliero avrà un ulteriore sviluppo nell’Ospedale di Comunità per altri 3 milioni circa di investimenti, più altri lavori di messa in sicurezza di alcuni locali dell’ospedale“. Il rifermento è alla ristrutturazione del reparto di medicina, per un investimento di 800.000 euro, e i lavori di efficientamento energetico e adeguamento antincendio, per 700.000 euro.

Carradori ha ribadito quanto affermato nel recente incontro con i sindaci: “L’attività della chirurgia è stata potenziata, rassicurando sul livello dei servizi sanitari,“adeguati, qualificati e soprattutto potenziati”, pur riconoscendo“le aspettative alte della popolazione”.

Casa della comunità: quella dell’Alta Valmarecchia è il secondo “hub” della Provincia

Francesca Bravi, direttrice sanitaria dell’Ausl, ha ricordato la presenza sul territorio di tre Case della Comunità: due hub, una in Alta Valmarecchia con un bacino di utenza di 17.595 abitanti e l’altra a Santarcangelo, bacino di utenza di 37.330 abitanti, più la terza Spoke – collegata con l’ospedale Franchini di Santarcangelo – a Bellaria Igea Marina, al servizio di 19.455 abitanti. “Rappresentano in primis – ha evidenziato Bravi – non dei luoghi sanitari, ma dei presidi attraverso i quali si realizza il servizio sanitario nazionale nel senso più ampio del termine, non solo per garantire la salute e per contrastare la malattia, ma il mantenimento del benessere dei cittadini”.

In rappresentanza della Regione Emilia Romagna era presente Fabia Franchi, responsabile assistenza territoriale: “Casa della Comunità, lo dice anche la parola: prendersi cura dei cittadini, ma anche la stessa cittadinanza, le associazioni e i professionisti sono coinvolti in questo processo. Il contributo di tutti è un plusvalore, non una sottrazione“.

Alla conferenza stampa che ha preceduto il taglio del nastro della nuova Casa della Comunità, ha preso la parola anche l’architetto Enrico Sabatini, che ha sottolineato “una complessiva ottimizzazione e razionalizzazione degli spazi” e la modernità delle aree ambulatoriali, rinnovate e all’avanguardia per impianti e finiture interne.

Sabatini, a chiosa del suo intervento, ha ricordato proprio l’incursione di Brumotti, che fece molto scalpore dal punto di vista mediatico (di rado Novafeltria finisce su una tv nazionale..): “Speriamo che Striscia La Notizia torni ora, per vedere cosa è diventato quella Rsa incompiuta”.

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