Ospedale di Novafeltria, comitato all'incontro tra Ausl e sindaci: "Basta dare le solite risposte, servono interventi"
Ospedale di Novafeltria: il comitato in difesa della struttura accusa Ausl e sindaci

Domani (venerdì 23 giugno) i vertici dell’Ausl incontreranno i sindaci del territorio riminese. Per l’occasione saranno presenti anche i rappresentanti del comitato “Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria“, pronti a evidenziare le criticità rilevate per l’ospedale Sacra Famiglia. “La lista è lunga– evidenziano dal comitato – nei reparti di medicina, oncologia, chirurgia e pronto soccorso da anni mancano i medici. Poi lunghi mesi di attesa per le visite specialistiche, falsate da agende chiuse che il protocollo regionale vieterebbe, strumentazioni obsolete e in alcuni casi malfunzionanti”.
Il comitato nato in difesa dell’ospedale di Novafeltria non chiede le consuete risposte (“Mancano le risorse, i medici vengono malvolentieri a Novafeltria”), ma invita l’Ausl Romagna a rispettare la Conferenza dei sindaci (“Rappresenta l’assemblea degli azionisti sui quali pesa la funzione della sanità pubblica”) e l’assessorato regionale alla salute, che in differenti date hanno riconosciuto, secondo l’oramai celebre Decreto Balduzzi, lo status di ospedale al servizio di un’area disagiata. “Uno status che impone un reparto di chirurgia, e non ambulatori polispecialistici, un reparto di medicina e un pronto soccorso”.
Il comitato attacca: “L’Ausl ha avuto anni per provvedere, si sono succeduti tre direttori generali, l’obiettivo è far diventare l’ospedale di Novafeltria, piano piano, una casa di comunità”.
Ospedale di Novafeltria, il comitato: “Silenzio dei sindaci”
Nel mirino anche il sindaco Stefano Zanchini che nella conferenza territoriale del 9 gennaio 2017 evidenziava l’importanza del riconoscimento di ospedale al servizio di area disagiata, chiedendo anche un potenziamento della medicina del territorio, a causa dell’alto indice di vecchiaia e una viabilità precaria. “Poi solo Silenzio da parte sua e da parte dei sindaci del territorio” di fronte alle politiche dell’Ausl, evidenzia il comitato, che continua la sua battaglia d’opinione per chiedere un potenziamento della struttura, al servizio della popolazione dell’Alta Valmarecchia.