Caso Paganelli, la scelta di Manuela Bianchi in vista del possibile processo: "Non cerco vendette"
Lunedì 23 giugno il gup decide sul rinvio a giudizio di Louis Dassilva. In caso di processo Manuela Bianchi non si costituirà parte civile

Lunedì prossimo (23 giugno) il gup del Tribunale di Rimini Raffaele Deflorio deciderà se rinviare a giudizio Louis Dassilva, il 35enne senegalese indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli.
Nel contempo la nuora della Paganelli, Manuela Bianchi, annuncia di non volersi costituire parte civile. Lo fa attraverso una nota diffusa dallo studio legale Barzan, che l'assiste legalmente nella tragica vicenda di via del Ciclamino. La Bianchi, si legge nella nota, "seppur profondamente legata alla persona offesa e animata da un sincero e tuttora vivo affetto nei confronti della vittima, ha deciso, per esclusivi motivi personali e familiari, di non costituirsi parte civile nel procedimento penale”.
L'intento della Bianchi è quello di non trasformare "il vincolo affettivo in una forma di rivendicazione giudiziaria". "La scelta di non procedere alla costituzione di parte civile mira, altresì, a evitare qualsiasi possibile strumentalizzazione, mediatica o processuale, della posizione personale della Sig.ra Bianchi e del rapporto intimo e familiare che la legava alla vittima", chiosano dallo studio legale Barzan.