Caso Paganelli, parla la figlia Chiara Saponi: "Mia mamma si era accorta che Manuela era nervosa"

Le dichiarazioni in aula e la riserva del gip sullo stalking a Manuela Bianchi

A cura di Michela Alessi Redazione
10 novembre 2025 13:24
Caso Paganelli, parla la figlia Chiara Saponi: "Mia mamma si era accorta che Manuela era nervosa" -
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Questa mattina sono comparsi davanti alla Corte d'Assise i figli di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate il 3 ottobre 2023 nel garage di via del Ciclamino. Presente anche Louis Dassilva, il 35enne senegalese, unico imputato e Manuela Bianchi, nuora della donna. Assente la moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci.

Le dichiarazioni della figlia Chiara Saponi

La prima a parlare è stata una dei figli di Pierina, Chiara Saponi, che ha sottolineato che la madre non avesse né nemici né debiti. Rispondendo alle domande del Pm Daniele Paci, ha dichiarato che l'ultima volta in cui l'aveva vista era stato dieci giorni prima che morisse, perché l'aveva accompagnata a prendere gli occhiali da vista, "poi prese il Covid e non ci vedemmo più, ma ci sentimmo solo per telefono o messaggi. Mia madre mi disse che ultimamente vedeva Manuela nervosa e pensava che il suo amante abitasse nell’altra palazzina di via del Ciclamino, perché lei a Giacomo disse che era un ex militare che aveva dei figli e lì c’era uno con quelle caratteristiche. Io però non ho mai fatto ricerche per capire chi fosse. Nemmeno lei credo, sennò me l’avrebbe detto, perché mi raccontava tutto".

Sollecitata dalle domande degli avvocati di parte civile Marco e Monica Lunedei, Chiara Saponi ha dichiarato di avere uno splendido rapporto con la madre: "Era una persona molto presente, un punto di riferimento che c’era quando avevamo bisogno e insieme parlavamo di qualsiasi cosa. Oltre alla perdita di una madre c’è un vuoto incolmabile soprattutto per l’ingiustizia, perché non si può morire così. La mancanza c’è ogni giorno, ma con essa anche l’angoscia per come è morta. Non ho sentito nemmeno ancora alcuna registrazione, perché mi sembra ancora che se alzo il telefono lei mi possa rispondere".

Sul rapporto tra Manuela Bianchi e Pierina Paganelli dichiara: “Mia madre considerava Manuela come una figlia. Da dopo l’allontanamento da casa della Bianchi si erano magari un po’ staccate un attimino e prima che Manuela andasse mamma aveva voluto confrontarsi con lei per capire le motivazioni. Qui si era verificata una prima accesa discussione a cui ne era seguita una seconda quando Manuela era tornata a casa ma non riusciva ad entrare poiché Giuliano le aveva tolto le chiavi di casa”.

Anche Loris Bianchi è emerso nella dichiarazione di Chiara Saponi. La testimone ha ricordato quando Giuliano si trovava in ospedale a seguito del misterioso incidente del 7 maggio, e ha raccontato uno scambio di battute tra lei e Loris, quando Bianchi le riferì di “prendere delle medicine quando sento il bisogno di uccidere qualcuno”. Una frase che, ha detto Chiara Saponi: “Dopo l’omicidio di mia madre mi fece raggelare il sangue, ma che adesso a distanza di due anni la mia prima reazione a quelle parole fu quella giusta, ossia sorridere e scherzarci sopra capendo chi lo avesse detto e come”.

"Una manipolatrice perché era capace di spostare l'attenzione su se stessa come vittima", ha invece spiegato Giacomo Saponi, rispondendo ad una domanda del pm Daniele Paci. Dalle deposizioni è emerso che Pierina e i figli sapevano che la nuora aveva una nuova relazione, ma non sapevano con chi.

Sullo stalking a Manuela Bianchi, la riserva del gip

Questa mattina, davanti al gup Ceccarelli, si è anche discussa l'opposizione all'archiviazione presentata da Manuela Bianchi, la nuora di Pierina e legata sentimentalmente al suo presunto omicida Dassilva.
La nuora, che attraverso l'avvocata Nunzia Barzan ha denunciato la moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci per diffamazione, minacce e percosse e aggressione, aveva poi integrato una seconda querela con il reato di stalking. Su questa seconda denuncia la Procura aveva chiesto l'archiviazione e l'avvocata Barzan si era opposta.
La giudice infine non ha ammesso in aula il consulente della Bianchi, Davide Barzan, ammettendo in udienza solo le parti. Per quanto riguarda invece il procedimento per diffamazione e minacce a carico della Bartolucci, il pm Luca Bertuzzi nel marzo scorso aveva chiuso le indagini notificando all'indagata la citazione diretta.

Le dichiarazioni di Davide Barzan, avvocato di Manuela Bianchi, fuori dal tribunale:

Le dichiarazioni di Chiara Rinaldi, avvocata di Valeria Bartolucci, fuori dal tribunale:

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