Caso Pierina: Manuela lascia il condominio dove è avvenuto l'omicidio

A Rimini, la morte di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate e trovata nei sotterranei del suo palazzo, ha turbato l’armonia condominiale. A più di cento giorni dal delitto, non ci sono ancora indagati o responsabili. L’attenzione si è concentrata sugli inquilini del terzo piano, tra cui il figlio della vittima, Giuliano Saponi, e la nuora Manuela Bianchi, che ha trovato il corpo e era tra i sospettati. Tensioni sono sorte tra Manuela, suo fratello Loris, e i vicini Valeria Bartolucci e Louis Dassilva, aggravate da voci su una relazione segreta tra Manuela e Louis.

Manuela, recentemente uscita dai testimoni di Geova, ha deciso di trasferirsi per proteggere sé stessa e sua figlia, dato l’ambiente teso nel condominio. I rapporti con i vicini si sono deteriorati, con arroganza reciproca e offese. Manuela nega di aver mai pianto pubblicamente per Pierina, ma sostiene di aver sofferto in privato. Non crede che Valeria e Louis siano coinvolti nell’omicidio, nonostante abbiano cambiato avvocato.

Ricorda il giorno del ritrovamento del corpo come il più sconvolgente della sua vita, segnata da incredulità e dolore. Da allora, la vita quotidiana di Manuela è cambiata: è riconosciuta per strada e percepisce paura e giudizio dalle persone. Anche suo padre è gravemente colpito dall’accaduto. Manuela spera che la verità emerga presto.