Caso Pierina Paganelli, scontro giudiziario per le prove decisive
La difesa gioca la carta dell'incidente probatorio

Otto mesi e mezzo dopo l’omicidio di Pierina Paganelli, la lotta legale tra la Procura e la difesa di Louis Dassilva, unico indagato, si intensifica. Dassilva, accusato di aver ucciso la 78enne con 29 coltellate, vede la sua difesa, rappresentata dall’avvocato Riario Fabbri e dalla criminologa Roberta Bruzzone, avanzare una richiesta di incidente probatorio.
Questa mossa mira a permettere a periti nominati dal giudice di eseguire accertamenti irripetibili sul Dna, garantendo l’acquisizione anticipata delle prove per un eventuale processo. La richiesta, che anticipa di 10 giorni i tempi previsti, è ora al vaglio del giudice per le indagini preliminari (Gip), che dovrà decidere se accoglierla.
La difesa vuole chiarire quando e come le tracce di Dna di Dassilva siano entrate in contatto con Pierina o con i reperti: al momento dell’omicidio, giorni prima o la mattina del ritrovamento. Si cerca di stabilire se il contatto sia avvenuto per schizzo, caduta o altro. La decisione del Gip sarà cruciale per il proseguimento del caso.