Caso Salis, l’Ungheria chiarisce: con l’immunità il processo è annullato. Ma i legali avvertono: “Se decade, se ne apre un altro”
Il giudice Sos parla di “dettaglio tecnico”. Tajani conferma il voto di Forza Italia per la revoca, Schlein ribadisce il sostegno del Pd all’eurodeputata


Nuovo sviluppo sul caso di Ilaria Salis, l’eurodeputata italiana detenuta in Ungheria fino a pochi mesi fa e oggi al centro di una complessa vicenda giudiziaria e politica.
Il giudice ungherese Jozsef Sos, nel corso dell’ultima udienza, ha spiegato che in presenza dell’immunità parlamentare il processo a carico di Salis risulta annullato per un fatto tecnico. La conferma è arrivata anche dal legale ungherese della deputata europea, Gyorgy Magyar, che ha ribadito: “La posizione processuale viene stralciata”.
La precisazione, però, non equivale a una cancellazione delle accuse. I difensori italiani, Eugenio Losco e Mauro Straini, hanno chiarito che “qualora l’immunità venisse revocata, la procura potrà emettere una nuova citazione a giudizio e ricominciare il procedimento”.
Sul fronte politico, la vicenda continua a dividere. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che Forza Italia voterà per la revoca dell’immunità. Di segno opposto la posizione del Partito Democratico: la segretaria Elly Schlein ha ribadito che i dem restano “fermi nel garantire l’immunità” a Ilaria Salis.