Cassazione: domiciliari a Chiara Petrolini perché i reati non sono più ripetibili
La Suprema Corte ha inoltre annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del riesame che aveva disposto il carcere, accogliendo l’appello della Procura

La Corte di Cassazione ha confermato gli arresti domiciliari per Chiara Petrolini, accusata di aver ucciso e occultato i corpi dei figli appena nati. Secondo i giudici, i gravissimi reati sono avvenuti in condizioni ormai irripetibili, giustificando così la misura meno severa rispetto al carcere.
Pur riconoscendo a Petrolini una “non comune determinazione criminale” e un’“elevata capacità mistificatoria”, la Cassazione sottolinea che, sotto il regime dei domiciliari, la donna non avrebbe modo di replicare la rete di relazioni affettive che ha reso possibile la commissione dei delitti. In particolare, viene considerata improbabile una nuova relazione come quella con Samuel Granelli, padre dei due bambini deceduti.
La Suprema Corte ha inoltre annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del riesame che aveva disposto il carcere, accogliendo l’appello della Procura. Un nuovo giudizio dovrà ora valutare la situazione alla luce delle motivazioni espresse.