Casteldelci, pronto scontro a "carte bollate" per il parco Eolico: "Fermare questo ecomostro"
Botta e risposta tra Marcello e l'assessora Priolo: "La Regione stia a fianco di Casteldelci nei ricorsi"
Fermare l'avanzamento del progetto eolico "Badia del Vento" nel territorio dell'Alta Valmarecchia, a Casteldelci. Con un’interpellanza il consigliere di Fratelli d'Italia, Nicola Marcello, chiede alla giunta quali azioni intende adottare, con la confinante Regione Toscana, per valutare uno stop all’impianto. “Questo ecomostro - ha sottolineato Marcello - rappresenta un problema di cui si parla da molto tempo. La Regione Toscana ha bocciato la realizzazione nei suoi territori per imporlo in casa nostra”.
Ricordando la presa di posizione dei comitati di residenti, fermamente contrari al progetto considerato come "un modello di sviluppo che considera le aree interne solo per lo sfruttamento energetico", Marcello ha fatto presente “la polemica scoppiata all'interno del Partito democratico, con esponenti emiliano-romagnoli che attaccavano i colleghi toscani per l’imposizione unilaterale delle pale eoliche al confine con l’Emilia-Romagna" e le parole dell'ex sindaco di Rimini Gnassi "che parlava di scempio paesaggistico". “Forti critiche sono state mosse anche dalla Regione Marche", ha aggiunto il consigliere.
"Impianti eolici di tale portata creano danni di tipo paesaggistico e di dissesto idrogeologico - ha rimarcato Marcello -. I lavori di cantiere andrebbero a interessare e precludere diversi tratti escursionistici, alcuni dei quali storici e frequentatissimi come l’Alta via dei Parchi, il sentiero Italia e alcune vie Francescane. Diverse associazioni segnalano, in aggiunta, che diversi aerogeneratori violano la fascia di rispetto di 3 chilometri da una serie di beni architettonici e storici di pregiato valore artistico". Tutte criticità cui si aggiunge anche la richiesta di un parere tecnico da parte del Comune di Casteldeci.
“È ormai evidente - ha concluso Marcello - che il progetto Badia del Vento rappresenta non solo un rischio ambientale e paesaggistico, ma anche una frattura istituzionale che rischia di danneggiare i rapporti interregionali, con la Regione Toscana, e la coesione tra territori che condividono una stessa identità culturale e geografica, come l’Alta Valmarecchia e il Montefeltro. Serve una presa di posizione concreta con la Regione Toscana”.
Ha risposto l’assessora alle Politiche per l’ambiente Irene Priolo: “In merito all’impianto eolico, in fase istruttoria, la Regione Emilia-Romagna ha sottolineato le criticità e ribadito parere non favorevole come attestato dagli atti della Conferenza dei servizi. La procedura di autorizzazione unica e valutazione ambientale della Toscana si è svolta con riunioni in cui l’Emilia-Romagna ha sempre espresso parere negativo. Il presidente de Pascale, l’8 agosto scorso ha avanzato opposizione alla decisione della Regione Toscana di procedere e il 30 settembre, nella prima riunione di coordinamento con la presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione Emilia-Romagna ha ribadito parere non favorevole confermando le criticità già comunicate alla Regione Toscana. In tale sede è stato ribadito il valore paesaggistico del territorio. Tutto ciò che potevamo fare l’abbiamo messo in atto nelle sedi deputate, politiche e istituzionali, e appoggeremo il Comune di Casteldelci in caso di ricorso al Tar se si decidesse di procedere. Aspettiamo le risposte della presidenza del Consiglio dei ministri”.
Il consigliere ha replicato: “Se si è arrivati alla riunione del 30 settembre è per il parere negativo del Ministero della cultura. L'auspicio è che la Regione confermi l'impegno di stare al fianco del Comune in caso di ricorsi amministrativi. Credo sia importante continuare questa lotta per preservare il valore paesaggistico e ambientale di quel territorio".
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