C'è un luogo dove la natura resiste al tempo | L’ultimo querceto emiliano nascosto dell’entroterra

Scopri il Bosco di Albereto di Montescudo: l’ultimo querceto planiziale, oasi rara di biodiversità e storia ecologica.

A cura di Redazione
21 luglio 2025 14:00
C'è un luogo dove la natura resiste al tempo | L’ultimo querceto emiliano nascosto dell’entroterra - Foto: Hotachan/Wikiloc
Foto: Hotachan/Wikiloc
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Una perla verde protegge l’entroterra romagnolo a pochi chilometri da Rimini: è il Bosco di Albereto, istituito nel maggio 2024 come Area di Riequilibrio Ecologico sul versante della valle del Marano, tra Montescudo e Monte Colombo. Con i suoi 45 ettari di bosco residuo planiziale, conserva specie arboree come la Roverella, Ontano, Carpino nero e Olmo, resistenti testimoni di un ecosistema che un tempo copriva intere pianure dell’Emilia-Romagna. Questa foresta rarefatta funge da rifugio per specie di interesse comunitario come il succiacapre e l’averla piccola.

Una foresta residua rara vicino a Rimini

Il Bosco di Albereto rappresenta un campione unico di natura planiziale nell’entroterra riminese e romagnolo. Riconosciuto nel 2024, l’ambiente è tutelato per la sua funzione ecologica e biodiversità. Qui si conservano altezze arboree secolari e un sottobosco ricco di orchidee selvatiche, ginestra, corniolo e altre specie autoctone, segno di un equilibrio naturale finalmente in ripresa dopo decenni di sfruttamento agricolo. La presenza di pioppi bianchi e salici lungo il Rio Marano completa il quadro di un habitat variegato e prezioso per la fauna locale.

Progetti, visite e curiosità ecologica

Il Comune di Montescudo‑Monte Colombo, insieme alla Regione Emilia‑Romagna, ha promosso iniziative di citizen science, birdwatching e visite guidate anche per scuole, per far conoscere e valorizzare il Bosco di Albereto. Eventi come “Fortuna”, performance poetico-ambientali firmate da Isabella Bordoni, hanno invaso il bosco di parabole culturali, unendo natura e arte. Questo bosco non è solo una reliquia naturale, ma un laboratorio vivente per educare alla biodiversità e riscoprire il paesaggio planiziale dimenticato.

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