Un angolo di fiume dove il tempo si è fermato | ll vecchio ponte di Maiolo e i ricordi che riaffiorano
Al via l’abbattimento del ponte che collega Novafeltria a Maiolo

Un ponte sul fiume collega Novafeltria a Maiolo, dalla collina avvia la strada a salite meno dolci e gentili. Quel ponte sarà abbattuto l'11 Giugno e ricostruito; durante il cantiere, che durerà circa 12 mesi, sarà possibile raggiungere Maiolo da due accessi: il primo percorrendo la statale 258 all'altezza di Secchiano deviando verso San Leo spostandosi verso la strada della Cavallara; il secondo (sempre percorrendo la statale 258) giunti a Ponte Molino Baffoni svoltando per Maiolo. Inizialmente era stato chiesto dai residenti maiolesi un guado provvisorio a servizio dei cittadini; un guado è stato costruito, ma ad uso esclusivo dei mezzi di lavoro.

Il nuovo ponte, lungo 149 metri, avrà due corsie larghe 4,25 metri; ai lati ci saranno due passaggi ciclopedonali di 0,75 metri ciascuno. Il presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad ha sottolineato la necessità di intervenire sulla struttura, vecchia di una sessantina di anni.

Cenni storici
Nel dopoguerra, a seguito dell'esigenza di attraversare il fiume, venne costruita una passerella spartana formata da sole assi di legno. In seguito essa fu sostituita da una passarella aerea che collegava le due sponde del Marecchia in modo più sicuro.

Da questa passerella se ne poteva scorgere un’altra, situata nei pressi del cimitero. Anch’essa era un importante collegamento per chi doveva recarsi nella parte più bassa del paese o, più frequentemente, al cimitero, partendo dal nucleo di case che sorgeva sull’altra riva del Marecchia, proprio sotto la rocca di Maiolo. Molti abitanti della Valmarecchia, oggi sessantenni o settantenni, ricordano con affetto quella passerella. Era un luogo di ritrovo durante le calde estati, dove i ragazzi si davano appuntamento per fare il bagno nel fiume e divertirsi, tra tuffi e giochi all’aria aperta.

La data precisa della costruzione del ponte è effettivamente sconosciuta: certamente risale alla prima metà degli anni ’60, probabilmente tra il ’63 e il ’64. Nonostante il ponte fosse stato costruito la strada che dal ponte conduceva a Maiolo rimaneva di terreno sterrato, poco più che una mulattiera, fino a quando, a metà degli anni '70, vennero avviati i lavori di modifica e asfaltatura. Nel corso degli anni furono ultimati ulteriori interventi di modifica e rinforzo contro piene e alluvioni, spesso con pali per tenere fisse le zone nevralgiche.
Oggi più di allora, nella zona del ponte, molti si fermano a prendere il sole e a fare il bagno portando i bambini a giocare nell'acqua del fiume Marecchia, trascorrendo le lunghe giornate assolate. Proprio come quando esso era poco più che una passerella, e i ragazzini lo attraversavano, giocando a farlo tremare muovendone le sponde. Dopo l'abbattimento, gli amanti della tintarella del fiume si chiederanno se sarà più possibile continuare a frequentare quella zona del fiume e godere dell'ombra dei piloni per rinfrescarsi. Pensando, con un pizzico di nostalgia: c'era una volta il vecchio ponte di Maiolo.