Cgil contro chiusure degli uffici postali di Rimini: con la protesta, anche la campagna a sostegno dei referendum
Manifestazione a Rimini il 21 maggio contro chiusura uffici postali e per promuovere il voto ai referendum di giugno

Mercoledì 21 maggio a Rimini manifestazione pubblica contro la chiusura degli uffici postali e a sostegno dei referendum per il lavoro e la cittadinanza
Un presidio pubblico davanti alla sede centrale di Poste Italiane a Rimini (Arco d’Augusto) è stato indetto per mercoledì 21 maggio 2025, con inizio alle ore 10, per sostenere le ragioni del “sì” ai referendum su lavoro e cittadinanza e per dire no al piano di riorganizzazione di Poste Italiane che prevede la chiusura di oltre 700 uffici postali su tutto il territorio nazionale.
L’iniziativa, promossa da Cgil Rimini, intende dare voce al crescente disagio che colpisce soprattutto i cittadini delle aree periferiche e meno servite, oggi al centro di un processo di desertificazione dei servizi pubblici territoriali che sta diventando insostenibile.
Saranno presenti l’Assessore del Comune di Rimini Francesco Bragagni e la Consigliera Regionale Alice Parma, a conferma dell’attenzione che anche il mondo istituzionale sta riservando al tema.
“La mobilitazione del 21 maggio non nasce dal nulla, ma si inserisce in un quadro di crescente preoccupazione per le scelte unilaterali operate da Poste Italiane, autorizzata da Agcom alla razionalizzazione della rete postale. In provincia di Rimini gli effetti sono già sotto gli occhi di tutti: da gennaio 2025 sono stati chiusi gli uffici postali di Corpolò, Vergiano e San Lorenzo in Correggiano, mentre l’ufficio di di Bellaria è già stato oggetto di una forte riduzione dell’orario di servizio”, spiega la Cgil.