Chiusa sala giochi, respinto il ricorso
Il Questore di Rimini aveva sospeso la licenza di una sala giochi per 30 giorni in seguito ad una rissa avvenuta nel locale 2000. Il titolare aveva fatto ricorso al Tar – che aveva respinto il ricorso...

Il Questore di Rimini aveva sospeso la licenza di una sala giochi per 30 giorni in seguito ad una rissa avvenuta nel locale 2000. Il titolare aveva fatto ricorso al Tar – che aveva respinto il ricorso – e dopo i vari gradi di giudizio il Consiglio di Stato ha infine respinto il ricorso dando ragione alla Questura di Rimini. La rissa era avvenuta all’interno del locale tra gli avventori abituali della sala giochi, ed era poi proseguita all’esterno. IL titolare aveva sostenuto che non aveva colpa se i suoi clienti erano venuti alle mani e quindi non doveva subire la sospensione della licenza. Ma la giurisprudenza ha riaffermato che quando ci sono esigenze di ordine pubblico, queste travalicano le effettive responsabilità dell’esercente. In sostanza, la legge tende da un lato ad evitare che il locale pubblico teatro di una rissa resti aperto per un certo periodo, per evitare che episodi simili si ripropongano; e dall’altro tende a far ‘capire’ ai frequentatori del locale che le forze dell’ordine lo tengono d’occhio.