Ciclismo in lutto: ci ha lasciato Bruno Achilli, la penna ed il volto del ciclismo romagnolo (e non solo)
Aveva 73 anni, da una decina viveva a Cuba. Ha collaborato con emittenti e quotidiani locali

Il giornalista di ciclismo Bruno Achilli, dipendente del Comune di Misano in pensione, è deceduto a Trinidad, città nell’isola di Cuba, dopo una breve malattia. Aveva 73 anni. Da un decennio si era trasferito là e manteneva i contatti con amici ed ex colleghi con post con tante foto sulla sua pagina facebok con cui scandiva la sua quotidianità nel più completo relax.
Chi lo conosce e ha mantenuto contatti periodici racconta che anche a Cuba Bruno non aveva perso l’hobby del ciclismo e proprio seguendo in passato il Giro di Cuba manifestò l’intenzione di trasferirsi nell’isola una volta raggiunta la pensione considerata un vero paradiso per le sue spiagge ed il mare. Un paradiso di tranquillità. Achilli era iscritto tra l’altro all’associazione Italia-Cuba e si impegnava a trasferire nella sua nuova terra strumenti sanitari, informatici e sportivi segnatamente per i ciclisti.

Achilli era la penna per eccellenza del ciclismo romagnolo e non solo. Non c’era evento, gara, manifestazione a cui non partecipasse nelle vesti di ospite oppure di conduttore. Era amico degli assi come degli amatori, di tutti conosceva morte e miracoli, direttori sportivi, sponsor. Alle presentazioni delle squadre di ogni ordine e grado era sempre presente e gran parte le conduceva lui: era impensabile che Bruno Achilli non ci fosse. Dava voce a tutti con infinita passione e aveva l’occhio per individuare i talenti migliori.

Ha lavorato per le Gazzette di Longarini poi diventato Corriere di Romagna, poi per il Carlino anche nelle vesti di corrispondente per la cronaca bianca di Cattolica e Misano; era un volto della televisione, prima TeleRubicone e poi Teleromagna: la trasmissione del mercoledì sera era molto attesa dagli appassionati come i suoi articoli delle gare dilettatistiche del week end e ai colleghi della carta stampata che gestivano le pagine sportive dei quotidiani reclamava sempre più spazio che non potevano dargli loro malgrado. Per lui, il ciclismo, disciplina che aveva praticato in gioventù, era la vita. Buon viaggio, Bruno.
Stefano Ferri

Nelle foto (di Leonardo Morelli): in copertina, Bruno Achilli intervista Francesco Moser; con (al centro) Fiorenzo Magni e Leonardo Morelli; con la ex campionessa di ciclismo femminile Giovanni Troldi; in compagnia di Marco Pantani e Patrizia Spadaccini.