Codacons: le spiagge devono essere libere, stop alle concessioni balneari scadute
Recentemente, il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la proroga delle concessioni balneari al 31 dicembre 2024

Il Codacons ha presentato una istanza alla Capitaneria di Porto di Rimini per garantire il rispetto della recente sentenza del Consiglio di Stato e consentire ai cittadini l’uso gratuito delle spiagge locali.
La direttiva Bolkestein del 2006 ha imposto la liberalizzazione del settore delle concessioni balneari, eliminando il rinnovo automatico delle concessioni. Tuttavia, l’Italia ha continuato a prorogare le concessioni, provocando una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Recentemente, il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la proroga delle concessioni balneari al 31 dicembre 2024, stabilendo che qualsiasi proroga oltre il 31 dicembre 2023 deve essere disapplicata.
Il Codacons sottolinea che, in base alla sentenza, le concessioni balneari prorogate devono essere considerate invalide. Ciò significa che le spiagge italiane, in assenza di valide concessioni, devono essere accessibili liberamente a tutti i cittadini. I gestori degli stabilimenti con concessioni scadute non possono impedire ai cittadini di utilizzare le spiagge come “libere”.
L’associazione richiama le Capitanerie di Porto al loro dovere di controllo e vigilanza sul demanio marittimo, chiedendo di adottare provvedimenti per monitorare e sanzionare l’uso illegittimo delle concessioni balneari prorogate, garantendo così il libero accesso alle spiagge ai cittadini.