Coldiretti festeggia 80 anni: a Santarcangelo oltre 300 soci all'incontro

Guido Cardelli Masini Palazzi: "tutti concordi sul problema fauna selvatica

A cura di Redazione
02 maggio 2024 09:52
Coldiretti festeggia 80 anni: a Santarcangelo oltre 300 soci all'incontro -
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La Coldiretti di tutta Italia martedì 30 Aprile ha organizzato una giornata di impegno e mobilitazione da Nord al sud del Paese. Oltre 50mila agricoltori riuniti in 96 assemblee nell’arco della giornata, per discutere delle sfide e delle opportunità che il settore agricolo sta affrontando e costruire, partendo dalla base, le prossime battaglie che vedranno Coldiretti impegnata nei mesi che verranno in vista anche delle elezioni europee. L’evento ha rappresentato un momento cruciale per la più grande associazione agricola in Italia e in Europa, che compie quest’anno 80 anni di attività.

Coldiretti Rimini ha invaso il parco e la sala conferenze dell’Hotel Verdemare a Santarcangelo proprio all’uscita dell’autostrada, convogliando, anche con alcuni pullman, 300 soci provenienti dai circondari dell’intera provincia. Il Presidente Guido Cardelli Masini Palazzi, il Direttore Alessandro Corsini, il Vice direttore e i dirigenti hanno incontrato gli associati e affrontato temi fondamentali, proprio partendo dalla storia e lo spirito ispiratore che ha sostenuto la Coldiretti sino ad oggi. Dai problemi della fauna selvatica alla necessità di garantire trasparenza sull’origine degli alimenti il Presidente Guido Cardelli Masini Palazzi ha illustrato l’importanza della raccolta di un milione di firme per promuovere una legge europea che imponga l’indicazione chiara dell’origine su tutte le etichette alimentari. “Non è più tollerabile assistere a scene come quelle vissute durante la protesta al Brennero venti giorni fa – ha spiegato il Presidente – dove si è visto giungere prosciutti, concentrato di pomodoro, frutta e verdura che, dopo l’ultima trasformazione, diventavano sostanzialmente prodotti italiani, con le importazioni di cibi stranieri che hanno raggiunto nel 2023 il massimo storico. L’eliminazione del codice doganale per l’origine dei prodotti alimentari deve essere una priorità”.

Si è parlato anche di proteggere il territorio dall’invasione della fauna selvatica incontrollata con la necessità, di interventi immediati per salvare il patrimonio agroalimentare nazionale sempre più sotto assedio. “La proliferazione di specie come i cinghiali sta mettendo a rischio le coltivazioni e la sicurezza nelle campagne italiane – ha sottolineato il direttore Alessandro Corsini – Chiediamo misure urgenti per contrastare queste minacce. Ai danni alle coltivazioni si aggiungono quelli causati dalla peste suina africana che proprio i 2,3 milioni di cinghiali oggi presenti sul territorio nazionale stanno diffondendo nelle campagne, mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli sul territorio e, con essi, un settore che tra produzione e indotto vale circa 20 miliardi di euro e dà lavoro a centomila persone”.

Affrontate ed approfondite anche tutte le questioni ancora aperte in Europa, legate alle richieste contro le importazioni sleali e il falso made in Italy e un richiamo alla grande importanza della consapevolezza e della partecipazione al contesto dell’associazione, a cura del Vice direttore Giorgio Ricci.

Non è mancato un momento di grande commozione quando la “memoria storica di Coldiretti Rimini” – Aurelio Casalboni primo presidente di Coldiretti Rimini –  salendo sul palco, ha tratteggiato la vita degli coltivatori prima della Riforma agraria e le battaglie che proprio grazie a Coldiretti, hanno dato dignità e valore alla vita e alle famiglie degli agricoltori. Importante ed interessante precisazione quella a cura del Presidente di Federpensionati Coldiretti Rimini Mario Capanna che ha rappresentato la realtà del comparto oggi, grazie agli impegni di federpensionati ai tavoli tecnici. Testimonianza tesa al futuro invece quella di Marco Bianchi – Vice presidente Coldiretti Rimini e Presidente Terranostra interprovinciale Forlì-Cesena Rimini, che ha illustrato le opportunità che la Legge d’orientamento, introdotta negli anni 90 e promulgata nel 2001, grazie all’accanita richiesta di Coldiretti, offre oggi al comparto agricolo ed in particolare ai giovani agricoltori, raccontando con passione la propria attività di giovane agriturista che ha scommesso sullo sua attività proprio grazie a questa stessa norma.

L’incontro si è concluso con l’affermazione entusiasta partita dalla platea, “viva la coldiretti” e la promessa del presidente di rivedersi al più presto per portare avanti le attuali battaglie dell’associazione.

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